Se abbiamo un appuntamento e non possiamo andare, che facciamo? Telefoniamo per disdire, no? Oppure, sempre per disdire, mandiamo un messaggino SMS o WhatsApp, giusto? Sì, è vero, ci sta anche chi non se ne importa nulla e nemmeno avvisa. Basti pensare, ad esempio, alle visite mediche. Credo che vi sia capitato almeno una volta
TI MANDO LE UOVA!
Sante Marie è un piccolo borgo medievale di circa mille anime in provincia di L’Aquila, ma in realtà a pochi passi da Roma da cui dista un’ottantina di km. All’epoca della storia che stiamo per raccontare registrava circa 3700 residenti, ma rimaneva appunto un piccolo borgo a misura d’uomo. Si dice così, “a misura d’uomo”,
SEGUIMI …150 ANNI FA!
Forse non tutti sanno che un tempo, quando si partiva per un luogo diverso dal proprio domicilio, si poteva pagare un servizio di “Fermo Posta”: la posta non veniva consegnata e rimaneva nell’ufficio postale a disposizione del destinatario che, identificatosi con un documento di identità, la andava a prelevare quando gli era possibile. Il servizio
INDOVINELLI POSTALI
Certo è che in mezzo alla corrispondenza di trova di tutto. Prova e controprova, se mai ce ne fosse bisogno, è la piccola busta protagonista del brevissimo sfizio di oggi (fa caldo, lo so, apposta sarò breve). Si tratta di una busta piccolina, di quelle adatte a contenere un biglietto da visita per intenderci. E’
TI SCRIVO UNA LETTERA… ANZI NO, UN LIBRETTO!
Catapultiamoci a oltre 120 anni fa, al 23 settembre 1902, data di spedizione della missiva in partenza da Genova e diretta a Milano, protagonista dello sfizio di oggi. Per la precisione, il mittente scrive da San Francesco d’Albaro, località nei pressi di Genova che sino al 1873 era un comune a sé stante. Poi, con
VERGOGNA!
Ci troviamo a Sesto Calende, popolosa città della provincia di Varese situata al margine meridionale del Lago Maggiore nel punto in cui il Ticino esce dal lago per proseguire il suo percorso da affluente del Po. In base all’ultimo censimento la città è popolata da oltre 11.000 residenti, ma all’epoca del documento postale di cui
ISCHIA 1883, TOMBOLA TELEGRAFICA DI SOLIDARIETA’
Trentanove! Settantacinque! Ambo!! Terno, quaterna, cinquina, tombola!! La conosciamo tutti la tombola, uno dei giochi più popolari in Italia, specie sotto Natale. Dopo arrivarono le cartelle con le caselline di plastica, ma se vado indietro con la memoria (sono classe 1972) affiorano i ricordi delle tombolate con la mia bisnonna che a 102 anni non
TENGO UNA BELLA CAMERA…
Estate. L’estate sta iniziando, verrebbe da dire parafrasando i Righeira al contrario! E come tutti gli anni è corsa alla vacanza. Quindi, per prima cosa andremo sui siti online di prenotazioni alberghiere e cercheremo nella località più esclusiva un hotel 5 stelle con suite vista mare, spiaggia riservata e ombrellone e lettini inclusi, pensione completa
QUI!
Non so se ci avete mai fatto caso, ma se un vostro corrispondente di (esempio) Zagarolo vi invia una lettera a (esempio ancora) San Cesareo, la cui distanza è di circa 2 km, la lettera che riceverete a San Cesareo porta il bollo in partenza da Roma e non da Zagarolo. Perché? Che motivo c’è
MESSAGGI SEGRETI!
La cifratura e/o la segretezza della comunicazione, a causa dei più svariati motivi, è stata da sempre (da quando l’uomo ha imparato a comunicare e a scrivere) al centro delle necessità umane. Basti pensare, ad esempio, che nel V secolo a.C., per inviare un messaggio segreto di grande importanza militare dalla Persia in Grecia, lo
IO NON HO PRESO NIENTE!
4 febbraio 1939. Una normalissima lettera parte da Bari, diretta alla Signorina Anna che abita a Napoli. Arriva nella città partenopea il giorno stesso, tra le 17 e le 18. Ma sapete quando il buongiorno si vede dal mattino, no? E difatti, con questa lettera, tante cose andarono storte. Anzitutto, il bollo di arrivo a
ALLE DUE TORRI
Il 26 maggio 1864 parte una missiva da Faenza diretta a Bologna. Sia Faenza che Bologna facevano parte della ‘Legazione delle Romagne’, uno dei distretti dello Stato Pontificio. Con il plebiscito dell’11-12 marzo 1860 tutta la zona venne quindi annessa al Regno di Sardegna, che diverrà Regno d’Italia l’anno dopo. In quel periodo (dall’1.1.1863 al
A CERCARLO CI PENSA ROMA APPIO!
Oggi se parti per le vacanze la corrispondenza può seguirti in villeggiatura, all’indirizzo che indichi tu e per il periodo che vuoi tu: Poste Italiane prevede l’apposito servizio a pagamento “Seguimi”. Altrimenti, se sei assente da casa, le alternative sono ben poche. Se nessuno può ritirare la corrispondenza per te, questa inevitabilmente si accumulerà nella
DALL’OFFICINA POSTALE DI LENTINI E’ TUTTO, PASSO E CHIUDO!
L’arte del pretesto, dell’accampare scuse, del minimizzare o ridimensionare una situazione, è un’arte sopraffina che non ha luogo né tempo. Prova ne è il documento di oggi, un piego spedito il 28 settembre 1857 dall’Officina Postale di Lentini, provincia di Siracusa, e indirizzato all’Amministratore Generale delle Poste e Procaccia di Palermo. Chi scrive è Carmelo
UN VAGLIA PER IL CARDINALE
Le amministrazioni postali nacquero per gestire la corrispondenza. Ma molto presto ci si accorse che, accanto alla corrispondenza, un’altra importante voce poteva generare reddito, tanto reddito: i servizi a denaro. Parliamo di vaglia postali, casse di risparmio postale, servizio riscossioni, conti correnti postali, pensioni, buoni postali fruttiferi: tutti questi servizi oggi costituiscono da soli circa
POSTINI IN SCIOPERO NEL 1971 IN GRAN BRETAGNA
Oggi Primo Maggio, Festa dei Lavoratori. Una festa istituita per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori e che affonda le sue radici nel lontano 1886 quando negli USA l’1 maggio venne proclamato uno sciopero ad oltranza di tutti i lavoratori in protesta per la mancata estensione su tutto il territorio americano della
ERA UN’ALTRA DOROTEA!!!
Novembre 1942. La guerra imperversa, ma i fronti della battaglia sono ben lontani dai confini italiani. Che i carri sovietici per la prima volta ebbero il sopravvento sulle truppe germaniche attraverso l’Operazione Urano era questione che riguardava Stalingrado ma non certo Pomigliano d’Arco. Proprio tra Napoli e Pomigliano d’Arco, infatti, avviene la storia che stiamo
GENTILE BAMBOLA…
Una cartolina illustrata con una bimbetta un po’ imbronciata e contrariata viene inviata da Firenze a Cosenza. E’ il 14 ottobre 1945, la guerra è da poco finita, e occorre ricostruire sulle macerie. Macerie dei palazzi bombardati da più fronti, e macerie nel cuore per il dolore e gli strazi che una guerra porta con
SOLO SE DEFUNTI…
Forse non tutti sanno, o non hanno fatto caso, che in Italia non vengono emessi francobolli a celebrare persone in vita. In altri stati ciò è possibile, e anzi avviene molto spesso, ma non in Italia. Questa questione è stata oggetto di tante discussioni in passato, ma ad oggi non si schioda da questa ‘regoletta’.
UN TACCUINO PER COLOMBIGRAMMA
Ci sta il doppiacresta, il terragnolo, il codalunga, quello delle rocce o il dorsoliva: sono ben trecento le specie presenti sul pianeta di colombi, o piccioni che dir si voglia. Ma per raccontare la storia di oggi ce ne interessa solo uno: il colombo selvatico Columba livia, ovvero la razza addomesticata più utilizzata come “piccione
V-MAIL E L’ARTE DI SCRIVERE CON UN MICROFILM!
Cosa ne poteva sapere Audrey Hepburn di storia postale? «Riceveva lettere dai soldati al fronte a sacchi. Queste venivano sempre strappate a striscioline come segnalibri. Ogni tanto nel passare me ne prendevo uno. Ricordo, mi manchi, pioggia, ti prego di scrivere, dannazione e porco mondo erano le parole che ricorrevano più spesso sulle striscioline; queste,
FURBETTI DEL CARTELLINO NEL 1930!
Ogni tanto, tra le notizie del telegiornale sentiamo di quel dipendente comunale che si è assentato per fare la spesa ma ufficialmente risultava al lavoro perché l’amico-collega aveva timbrato il cartellino per lui. Ne abbiamo sentite talmente tante di queste storie che non ci facciamo nemmeno tanto più caso. Eppure c’era un tempo in cui
PAGA LA MULTA E TACI!
Certo, fa piacere ricevere una cartolina da un luogo esotico! Ma anche dalle spiagge italiche mica è male! Soprattutto quando parliamo delle isole: che siano Eolie, Egadi, Tremiti, le isole hanno sempre il loro fascino. E’ ciò che deve aver pensato Francesco nel ricevere questa cartolina spedita da Ustica il 26 giugno 1963 da tre
AGEVOLAZIONI PER I NON VEDENTI
Fino a quasi tutto il Settecento i non vedenti erano visti come reietti, individui da isolare, emarginare. Solo successivamente si iniziò a considerare i ciechi come persone. Gran parte del merito va attribuito a Valentin Haüy che intuì le grandi potenzialità delle capacità tattili dei non vedenti. Il suo metodo prevedeva la goffratura dei caratteri
TI SFRATTO!
Se un immobile è affittato ma ad un certo punto al proprietario serve, allora si prefigura il cosiddetto “sfratto per necessità”. Questa tipologia di sfratto è oggi normata dall’articolo 59 della Legge n. 392 del 27 luglio 1978. Per sfrattare l’inquilino il locatario non deve far altro che inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno.
ALLE SUE BRAME…
Oggi, per andare da Gubbio a Serra San Quirico, si va a prendere la SS 76 che passa nei pressi di Fabriano. Un tempo si andava invece per monti: si passava da Scheggia, quindi si valicava l’Appennino, e passando da Sassoferrato si arrivava a Serra San Quirico. Perché ha importanza tutto ciò? Per il pezzo
DA BASTARDO (AR) PER PIERO GINORI CONTI, SENATORE DEL REGNO
La raccomandata che mostro oggi venne spedita il 15 gennaio 1938 da Bastardo (Arezzo). La località riportata sul bollo di partenza non era un comune, ma una frazione del capoluogo di provincia Arezzo l’origine del cui nome è tuttora incerta. Alcuni lo fanno risalire all’esistenza, nel medioevo, di un ospedale che accoglieva gli allora numerosi
COLERA NEL 1970, ALTRO CHE CORONAVIRUS…
Oggi siamo tutti presi dal Coronavirus: le persone, come schegge impazzite, razziano i supermercati come se l’apocalisse fosse dietro l’angolo, comprano Amuchina a 400 Euro al litro, si procurano a peso d’oro mascherine per l’edilizia convinti che possano fare da scudo al virus… Ma probabilmente ci si dimentica di quanto è accaduto e accade nel
HO LO STOMACO DILATATO…
Nella vita quotidiana può capitare l’imprevisto o il contrattempo. Oggi, se capita un problema al lavoro, prendiamo il telefono e chiamiamo chi ci sta attendendo per dire che faremo tardi. Oppure usiamo i social, mandiamo messaggini, Whatsapp, Messenger, o quant’altro. Facile, immediato, e gratis. Ma un tempo non era così. Catapultiamoci con l’immaginazione nel 1940.
TI CONFERMO DI AVER RICEVUTO…
Oggi, se fai un ordine da qualche parte, normalmente ti arriva una conferma via mail di ricezione dell’ordine, e poi una seconda mail nel momento in cui il tuo ordine viene spedito. Ma, d’altronde, inviare una mail non costa nulla. Quindi che importa se riceviamo due, tre, o quattro email. Quando le email, però, non
NON ABBIAMO TEMPO DA PERDERE!!
La Belenghi Valeriano & Fratelli di Cremona non aveva tempo da perdere. No. Nel 1925 non si poteva stare a scrivere lunghe lettere e perdere preziosi minuti del proprio prezioso tempo. E allora trovarono un sistema perfetto per rispondere ai clienti che scrivevano loro. L’ingegnoso sistema consisteva in una cartolina sulla quale andava appuntato giusto
ATTENDOTI DOMANI ORE 13-30
Se oggi devo prendere appuntamento con una persona posso telefonare, inviare un messaggio WhatsApp o un messaggio su Messenger: ho tantissime e immediate possibilità. Un tempo però non era così. Nel 1927 non esisteva nulla di tutto ciò. Eppure, vi era un sistema altrettato sicuro e preciso per concordare un appuntamento con una persona: la
VICINO ALBERGO ANIMETTE
Oggi per recapitare una corrispondenza occorre essere quanto più precisi possibili nel riportare l’indirizzo del destinatario. Nome, Cognome, Indirizzo, Civico, eventuale Scala o Interno, CAP, Città, Provincia, Nazione. Una volta, quando la mole di corrispondenza era inferiore e quando anche i destinatari erano in numero minore di adesso, si poteva anche omettere qualcosa. Ma a
DISINFETTIAMO TUTTO!
Siamo nel 1866, il 13 ottobre, e questo piego parte da Genova, destinazione Livorno. Molto probabilmente viaggia per nave. In apparenza, niente di speciale. Ma il 1866 per il neonato Regno d’Italia fu un anno nefasto. E non solo per le non poche vittime dovute alla III Guerra d’Indipendenza, ma anche per un’epidemia di colera
UN CHIUDILETTERA PER FRANCOBOLLO
Tempo fa esistevano i chiudilettera. Erano come dei francobolli, ma non riportavano il paese emittente nè il valore di affrancatura. Appunto perchè non erano dei francobolli. Nell’idea di chi li ha “inventati”, servivano a chiudere le lettere. Anticamente si usava la ceralacca per sigillare i lembi di un piego, più avanti si usarono i chiudilettera.
PIU’ VELOCE DI COSI’…
La posta è stata sempre una ”cosa seria”. E una volta era anche una ”cosa rapida”. Lo vediamo con il pezzo che mostro oggi. Si tratta di una lettera inviata nel 1970 (quindi 50 anni fa, non un secolo fa) per Espresso. Si ricorda che un tempo esisteva questo servizio, che oggi non esiste più,
MANCA LA CARTA? STAMPO SULLE MAPPE!
Prima appartenente all’impero russo, poi occupata durante la guerra dall’esercito tedesco, la Lettonia al termine della Prima Guerra Mondiale e dopo la graduale ritirata delle truppe tedesche venne occupata dalle truppe lettoni-sovietiche. A Riga, sede degli ex quartier generali tedeschi della regione, il 18 novembre 1918 la Lettonia dichiara la sua indipendenza. A seguito delle
TI SCRIVO DA UNA MINIERA…!
Oggi, lo sappiamo, per comunicare abbiamo mille modi, a partire dai nostri cellulari. Tempo fa non era così e la posta assumeva una funzione fondamentale, quella di mettere in comunicazione le persone. Non fanno eccezione i villaggi minerari, ovvero quegli aggregati di case e uffici che venivano appositamente costruiti per gli operai e i funzionari
LATINA? NO, LITTORIA
Era il 18 dicembre 1932 quando Mussolini inaugurò la città di Littoria che, anche attraverso la sua architettura razionalista, voleva celebrare il compimento dell’opera di bonifica delle paludi pontine. Due anni più tardi, esattamente il 18 dicembre 1934, Littoria divenne capoluogo di provincia. Così rimane la situazione sino alla caduta del regime fascista. Il 7
SENTI QUESTO PEZZO!
Certo, oggi è facile: ti condivido il video su YouTube, ti passo l’MP3, ti incollo il link su Facebook. Ci vuole un secondo per condividere un pezzo musicale con chi vogliamo. Nell’era del non-digitale, però, non era così semplice. Come fare, allora? Beh, semplice: si prendeva il vinile, e si spediva!! Sembrerà assurdo, oggi, solo
E’ PARTITO IN INCOGNITO. PER DOVE? BOH!!
Capita che il destinatario di una lettera o cartolina sia irreperibile all’indirizzo di destinazione. O per errore del mittente, che ha semplicemente sbagliato a scrivere l’indirizzo, o perchè il destinatario si è trasferito e non è più reperibile a quell’indirizzo. Nulla di strano sin qui, quindi. Ma… sul timbrino di questo portalettere di Roma appare
MA… IL POSTINO, SUONA SEMPRE DUE VOLTE?
Jack Nicholson avrebbe suonato ugualmente alla porta di Jessica Lange se sulla missiva ci fosse stato il CAP? Scherzi a parte, e ritenendo che Nicholson avrebbe suonato ugualmente (eheheh!), a che serve il CAP? Il Codice Avviamento Postale è stato concepito, come dice la stessa sigla, per “avviare” più celermente la corrispondenza a destinazione. Smistando