Sante Marie è un piccolo borgo medievale di circa mille anime in provincia di L’Aquila, ma in realtà a pochi passi da Roma da cui dista un’ottantina di km. All’epoca della storia che stiamo per raccontare registrava circa 3700 residenti, ma rimaneva appunto un piccolo borgo a misura d’uomo. Si dice così, “a misura d’uomo”,
GRANO DURO E BIANCHETTA NEI FEUDI DEI GUEVARA DI BOVINO
Quando nel 2022 è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina tutto il mondo (almeno, il mondo che ignorava la questione) è venuto a sapere che l’Ucraina era/è anche chiamato “granaio d’Europa”. Questo perché, in base a quanto riportato sul sito dell’Unione Europea, l’Ucraina, che possiede alcuni dei terreni più fertili del pianeta,
LATTE, TRA RAZIONI E SEMINATRICI DI CORAGGIO
Siamo a Ponte a Moriano, frazione del comune di Lucca, ed è il 18 ottobre 1918. La Prima guerra mondiale ancora imperversa in Europa, ma da lì a breve, e precisamente dieci giorni dopo, l’esercito italiano avrebbe registrato una delle vittorie decisive contro l’Austria-Ungheria, con la battaglia di Vittorio Veneto. Già l’11 novembre la guerra
LA COLPA E’ SEMPRE VOSTRA!
Lucera (Foggia), 12 settembre 1947. La ditta Rag. Umberto Mastromatteo, rivenditore di macchine agricole e industriali, ricambi per macchine, ferramenta e colori, deposito lubrificanti, scrive alla ditta Alfredo Zappelli di Otello con sede a Jesi. Il tenore del testo della cartolina è tutt’altro che sereno. «La mia del 7 corr. non ha avuto risposta. Come
IL VINO NON È BUONO!
Quanto vino si produce in Italia? E in quali regioni? Una recente ricerca ISTAT del 2020 ha fatto il quadro della situazione. La produzione complessiva di vino in Italia nel 2020 si attesta a 49,498 milioni di ettolitri (51,916 includendo anche i mosti). Di questi, il 60% sono di vini bianchi, il rimanente 40% di
LO STUZZICADENTI AUTARCHICO!
Il dizionario dei proverbi per gli studenti delle scuole elementari di Nobuo Aoki, edito da Seitosha nel 2015, lo cita tra i proverbi classici giapponesi: “Un samurai usa lo stuzzicadenti anche quando non ha mangiato“. E lo si usa quando si vuole indicare una persona d’orgoglio che si mostra sazia anche se ha la pancia
CHE BUONO IL MOSCATO DI TERRACINA!
E’ proprio vero che l’Italia è ‘o paese d’ ‘o sole. Ma anche del mare, del cibo. E del buon vino. Quanti vitigni autoctoni abbiamo in Italia? Enologicamente parlando, per la felice combinazione di tanti fattori (clima, terreni, posizione, etc), l’Italia è senz’altro uno dei paesi al mondo più interessanti. Nel litorale del basso Lazio
I LATTICINI FRESCHI!!
Il 16 dicembre 1857, alle 22:15 ora locale, un terremoto di magnitudo 7.1 colpì la Basilicata con epicentro a Montemurro, in provincia di Potenza. A causa dei danni causati, l’intensità venne stimata dell’XI grado della scala Mercalli. Circa 11.000 furono le vittime. Ovviamente, danni e vittime vanno inquadrati in proporzione al contesto del momento. Oggi,
LENTINI, 1957, SI VINNIU U SCECCU!
Certo, fatta eccezione per i Siciliani, scritto così il titolo lo capiranno in pochi. Ma la storia di oggi affonda le sue radici appunto in Sicilia, e specificatamente a Lentini e Carlentini, centri agricoli della provincia settentrionale di Siracusa. E’ il 26 ottobre 1957, e dall’Ufficio Postale N.1 di Lentini parte una cartolina raccomandata destinata
LA DITTA DI MARTELLI CHE VENDE FRUTTA…
Scartabellando tra gli album, nel raccoglitore riguardante le attività commerciali legate alla meccanica, trovo una cartolina spedita il 14 settembre 1937 dalla ditta Pasquale Martelli, di Bologna. In basso a sinistra, sulla cartolina, il logo della ditta con al centro un bel martello. Logo che si ripete anche nell’affrancatura meccanica rossa. Per i non addetti
DOVE LAVORI? LAVORO ALL’UFFICIO FORMAGGI!
Inutile nascondercelo. Tra le tantissime cose belle e buone che ci sono in Sardegna, ai primi posti c’è senz’altro il formaggio. Il pecorino su tutti, ma non solo. E, va detto, è buono, davvero buono. Ora, accade che al termine della Seconda guerra mondiale regnasse davvero il caos. Tra bottini di guerra, spartizioni di territori,
ERAVAMO (O SIAMO?) UNA REPUBBLICA DELLE BANANE!
Mai titolo fu più azzeccato. Non perché voglia, qualunquisticamente, denigrare quanto l’Italia faccia o abbia fatto. Ma perché per circa vent’anni siamo stati davvero la Repubblica delle banane. Come diceva Totò, vengo e mi spiego. Con Regio Decreto-Legge n.2085 del 2.12.1935, poi convertito in Legge n.899 del 6.4.1936, veniva istituito (con decorrenza 1.1.1936) il monopolio
I BELGI CHE PORTARONO L’ACQUA SUL VESUVIO!
E’ davvero difficile trovare interi archivi di corrispondenza, per cui c’è da ritenersi fortunati quando si trova un blocco di corrispondenza, come in questo caso, composto da 8 tra pieghi e cartoline, spediti tra il 1913 e il 1947, e indirizzati o provenienti dallo stesso corrispondente: l’Acquedotto Vesuviano. Lo sfizio di oggi sarà quindi più
I VALSAVOIA
Appena al di fuori del territorio urbano di Lentini (Siracusa) c’è una contrada che porta un nome importante: Valsavoia. Si potrebbe pensare che l’origine di questo nome abbia qualche attinenza con la casa torinese dei Savoia, ma in realtà così non è. Il feudo di Valsavoia, o Valsavoja, trae origine direttamente in terra sicula, nel
DALLA SICILIA, TORRONE GELATO E PASTA REALE!
Quante raccomandate si spediscono al giorno? Può incuriosire il tagliandino di una raccomandata spedita da Palermo dall’ufficio n.15 di Piazza Verdi il 7 agosto 1946 e diretta a Napoli? Normalmente no. Ma la sorpresa viene girando il tagliando e leggendo quel che è scritto dietro. «Campione senza valore raccomandato, peso Kg. 0.570, contenente torrone gelato
GRANO, MANDORLE E PISTACCHIO DI SICILIA…
Quando si parla di Sicilia e di cibo, il pensiero non può non andare ai cannoli, alle paste di mandorla, alla cassata, alle granite, ai gelati, ai pistacchi di Bronte, al cioccolato di Modica, … Mi fermo? Sì, mi sa che è meglio, già vi vedo con la bava alla bocca… Beh, devo dire che
CARTA DA BECCAIO?
E’ l’11 maggio 1905 e il commerciante di Lucera (Foggia) Angelo Venturi scrive al signor Tomasicchio di Bari. Si tratta di una normalissima cartolina commerciale come se ne vedono tante, sebbene non può non essere ammirata l’elaborata grafica dell’intestazione. Ma non è questa ad attirare in particolare la mia attenzione, quanto il contenuto. Così infatti
CARNI DI TUTTI I TIPI!
Siamo nel 1908, e una ditta di Genova, la GIUS. DI I. CARDOSO, scrive a un suo fornitore. La cartolina parte da Genova il 26 agosto ed è indirizzata a Intra (Novara). Curioso il contenuto del messaggio, soprattutto in relazione alle diverse tipologie di carni che la Cardoso vorrebbe acquistare dalla ditta di Antonio Nicolini
LA CARTA ANNONARIA…
In circolazione dal 1940 al 1949, pensata per controllare il razionamento dei generi alimentari, la “Carta Annonaria” venne quasi da subito ribattezzata dal popolo come “tessera della fame“. Si trattava di un documento, nominativo con le generalità del possessore, bimestrale, e che consentiva di recarsi da un negoziante autorizzato per ricevere generi alimentari o di
UNA SCROFETTA DI CIRCA 30 KG…
Siamo nel 1923. Il signor Idelfonso Stanga, Cavaliere del Lavoro (come “discretamente” annotato nel frontespizio della cartolina che mostro oggi), residente a Crotta d’Adda (Cremona), scrive a un egregio signore di Gazzo (Padova). Generalmente, per posta si spediscono dei documenti, degli oggetti, una volta anche dei soldi, al limite dei generi alimentari. Cosa invece offriva
CHE SI PESCAVA NEL 1925 ALLA TONNARA DI MARZAMEMI?
Oggi in pescheria compriamo soprattutto spigole e orate, ma anche i pesci a trancio e in particolare pesce spada, salmone e tonno. La pesca di quest’ultimo, in particolare, risale a tempi antichissimi: già gli uomini primitivi pescavano il tonno rosso che, in branco, si avvicinava così tanto alla costa al punto da essere facilmente catturabile
…O ALMENO GETTARSI BOCCONI SOTTO LE PIANTE!
Dopo l’8 settembre 1943 nell’Italia del Nord si costituì la RSI, la Repubblica Sociale Italiana. Per molti viene considerato uno stato “fantoccio” in quanto voluto, e in parte anche controllato, dalla Germania nazista. In ogni caso, per gli Alleati era il nemico da combattere. Le incursioni aeree nei territori dell’Italia settentrionale erano sempre possibili, e
PRIMI ANNI DI RIFORMA AGRARIA IN SICILIA…
Sulla Rivista di Storia dell’Agricoltura edita dall’Accademia dei Georgofili di Firenze, Anno LVII, N.1, Giugno 2017, pp.81-107, è comparso un corposo articolo di Alfio Grasso dal titolo ”Sull’Istituto Vittorio Emanuele III per il bonificamento della Sicilia: primo ente pubblico agricolo costituito nell’Isola”, cui rimando per tutti gli approfondimenti del caso: http://rsa.storiaagricoltura.it/pdfsito/144_6.pdf Il Regio Decreto Legislativo
TIMBRA LA CARNE COME CARTA!
E’ sicuramente un messaggio che fa inorridire. Ma cent’anni fa non era soltanto normalissimo, ma anzi era una florida attività. Ma andiamo con ordine. Partiamo da una fattura commerciale del 1960 relativa alla vendita a un allevatore di Modica Alta (Ragusa) di piastrine e bottoni auricolari, quelle che oggi si chiamano marche auricolari. In tal
TI PIACCIONO I MIEI SEMI DI SULLA?
La ditta Ernesto Pini & C., poi Ditta Ernesto Pini Società Anonima, era stata fondata a fine Ottocento e aveva rapporti internazionali per commercio di granaglie in genere, e in particolare di grani da semina e semi di prato selezionati. Una carta intestata datata 1892 recita: “Importazione ed esportazione di semi da prato. Riso e
E SI SGAGGI, PERDINCI!!
Come noto, a cavallo tra il ‘700 e l’800 in Francia si avviò la coltivazione intensiva di barbabietole da cui estrarre lo zucchero, di primaria necessità per quei paesi che non potevano importarlo dalle Americhe (dove si estraeva dalla canna). In Italia la coltivazione delle bietole prese piede nel tardo ‘800 (lo stabilimento di Rieti,
MI DIA UN RUBBIO DI GRANTURCO ZEPPA!
E che avrà mai voluto dire con questa frase l’acquirente che il 17 agosto 1922 si recò al mercato di Frosinone? Anche oggi, i prezzi dei generi alimentari venduti in un mercato o in una piazza sono indicati in un apposito mercuriale quotidiano. Quello qui mostrato è appunto il mercuriale del 17 agosto 1922 che
LE OLIVE PER FAR RIPARTIRE IL PAESE!
23 gennaio 1946. Siamo all’alba del secondo dopoguerra. L’Italia è un paese devastato, depredato, distrutto in ogni vertebra della propria spina dorsale. Occorre ricostruire tutto: i palazzi certamente, ma soprattutto la stessa essenza del quotidiano, della normalità. Ma gli Italiani in questo hanno una marcia in più. Hanno la determinazione, la voglia, il desiderio di