Categoria Cibo e Alimentazione

TI MANDO LE UOVA!

Sante Marie è un piccolo borgo medievale di circa mille anime in provincia di L’Aquila, ma in realtà a pochi passi da Roma da cui dista un’ottantina di km. All’epoca della storia che stiamo per raccontare registrava circa 3700 residenti, ma rimaneva appunto un piccolo borgo a misura d’uomo. Si dice così, “a misura d’uomo”,

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LA COLPA E’ SEMPRE VOSTRA!

Lucera (Foggia), 12 settembre 1947. La ditta Rag. Umberto Mastromatteo, rivenditore di macchine agricole e industriali, ricambi per macchine, ferramenta e colori, deposito lubrificanti, scrive alla ditta Alfredo Zappelli di Otello con sede a Jesi. Il tenore del testo della cartolina è tutt’altro che sereno. «La mia del 7 corr. non ha avuto risposta. Come

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IL VINO NON È BUONO!

Quanto vino si produce in Italia? E in quali regioni? Una recente ricerca ISTAT del 2020 ha fatto il quadro della situazione. La produzione complessiva di vino in Italia nel 2020 si attesta a 49,498 milioni di ettolitri (51,916 includendo anche i mosti). Di questi, il 60% sono di vini bianchi, il rimanente 40% di

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CHE BUONO IL MOSCATO DI TERRACINA!

E’ proprio vero che l’Italia è ‘o paese d’ ‘o sole. Ma anche del mare, del cibo. E del buon vino. Quanti vitigni autoctoni abbiamo in Italia? Enologicamente parlando, per la felice combinazione di tanti fattori (clima, terreni, posizione, etc), l’Italia è senz’altro uno dei paesi al mondo più interessanti. Nel litorale del basso Lazio

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I LATTICINI FRESCHI!!

Il 16 dicembre 1857, alle 22:15 ora locale, un terremoto di magnitudo 7.1 colpì la Basilicata con epicentro a Montemurro, in provincia di Potenza. A causa dei danni causati, l’intensità venne stimata dell’XI grado della scala Mercalli. Circa 11.000 furono le vittime. Ovviamente, danni e vittime vanno inquadrati in proporzione al contesto del momento. Oggi,

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LA DITTA DI MARTELLI CHE VENDE FRUTTA…

Scartabellando tra gli album, nel raccoglitore riguardante le attività commerciali legate alla meccanica, trovo una cartolina spedita il 14 settembre 1937 dalla ditta Pasquale Martelli, di Bologna. In basso a sinistra, sulla cartolina, il logo della ditta con al centro un bel martello. Logo che si ripete anche nell’affrancatura meccanica rossa. Per i non addetti

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ERAVAMO (O SIAMO?) UNA REPUBBLICA DELLE BANANE!

Mai titolo fu più azzeccato. Non perché voglia, qualunquisticamente, denigrare quanto l’Italia faccia o abbia fatto. Ma perché per circa vent’anni siamo stati davvero la Repubblica delle banane. Come diceva Totò, vengo e mi spiego. Con Regio Decreto-Legge n.2085 del 2.12.1935, poi convertito in Legge n.899 del 6.4.1936, veniva istituito (con decorrenza 1.1.1936) il monopolio

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I VALSAVOIA

Appena al di fuori del territorio urbano di Lentini (Siracusa) c’è una contrada che porta un nome importante: Valsavoia. Si potrebbe pensare che l’origine di questo nome abbia qualche attinenza con la casa torinese dei Savoia, ma in realtà così non è. Il feudo di Valsavoia, o Valsavoja, trae origine direttamente in terra sicula, nel

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CARTA DA BECCAIO?

E’ l’11 maggio 1905 e il commerciante di Lucera (Foggia) Angelo Venturi scrive al signor Tomasicchio di Bari. Si tratta di una normalissima cartolina commerciale come se ne vedono tante, sebbene non può non essere ammirata l’elaborata grafica dell’intestazione. Ma non è questa ad attirare in particolare la mia attenzione, quanto il contenuto. Così infatti

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CARNI DI TUTTI I TIPI!

Siamo nel 1908, e una ditta di Genova, la GIUS. DI I. CARDOSO, scrive a un suo fornitore. La cartolina parte da Genova il 26 agosto ed è indirizzata a Intra (Novara). Curioso il contenuto del messaggio, soprattutto in relazione alle diverse tipologie di carni che la Cardoso vorrebbe acquistare dalla ditta di Antonio Nicolini

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LA CARTA ANNONARIA…

In circolazione dal 1940 al 1949, pensata per controllare il razionamento dei generi alimentari, la “Carta Annonaria” venne quasi da subito ribattezzata dal popolo come “tessera della fame“. Si trattava di un documento, nominativo con le generalità del possessore, bimestrale, e che consentiva di recarsi da un negoziante autorizzato per ricevere generi alimentari o di

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UNA SCROFETTA DI CIRCA 30 KG…

Siamo nel 1923. Il signor Idelfonso Stanga, Cavaliere del Lavoro (come “discretamente” annotato nel frontespizio della cartolina che mostro oggi), residente a Crotta d’Adda (Cremona), scrive a un egregio signore di Gazzo (Padova). Generalmente, per posta si spediscono dei documenti, degli oggetti, una volta anche dei soldi, al limite dei generi alimentari. Cosa invece offriva

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…O ALMENO GETTARSI BOCCONI SOTTO LE PIANTE!

Dopo l’8 settembre 1943 nell’Italia del Nord si costituì la RSI, la Repubblica Sociale Italiana. Per molti viene considerato uno stato “fantoccio” in quanto voluto, e in parte anche controllato, dalla Germania nazista. In ogni caso, per gli Alleati era il nemico da combattere. Le incursioni aeree nei territori dell’Italia settentrionale erano sempre possibili, e

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PRIMI ANNI DI RIFORMA AGRARIA IN SICILIA…

Sulla Rivista di Storia dell’Agricoltura edita dall’Accademia dei Georgofili di Firenze, Anno LVII, N.1, Giugno 2017, pp.81-107, è comparso un corposo articolo di Alfio Grasso dal titolo ”Sull’Istituto Vittorio Emanuele III per il bonificamento della Sicilia: primo ente pubblico agricolo costituito nell’Isola”, cui rimando per tutti gli approfondimenti del caso: http://rsa.storiaagricoltura.it/pdfsito/144_6.pdf Il Regio Decreto Legislativo

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E SI SGAGGI, PERDINCI!!

Come noto, a cavallo tra il ‘700 e l’800 in Francia si avviò la coltivazione intensiva di barbabietole da cui estrarre lo zucchero, di primaria necessità per quei paesi che non potevano importarlo dalle Americhe (dove si estraeva dalla canna). In Italia la coltivazione delle bietole prese piede nel tardo ‘800 (lo stabilimento di Rieti,

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LE OLIVE PER FAR RIPARTIRE IL PAESE!

23 gennaio 1946. Siamo all’alba del secondo dopoguerra. L’Italia è un paese devastato, depredato, distrutto in ogni vertebra della propria spina dorsale. Occorre ricostruire tutto: i palazzi certamente, ma soprattutto la stessa essenza del quotidiano, della normalità. Ma gli Italiani in questo hanno una marcia in più. Hanno la determinazione, la voglia, il desiderio di

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