
Tra i tanti fermenti di quei momenti troviamo anche questo, un “Comitato Promotore per la Ricostruzione del Consorzio Provinciale dell’Olivicoltura di Salerno”.
Quello qui riprodotto altro non è che un ciclostilato che venne evidentemente inviato a tutte le aziende olivicole della provincia di Salerno per invitarle a unirsi al corsorzio che si andava ricostituendo “…per il potenziamento dell’olivicoltura in un imminente regime di liberi scambi, mediante l’attuazione di un vasto programma tecnico (corsi di potatura razionale degli oliveti, con concorsi a premi per nuovi impianti e sistemazioni dei terreni, vivai con varietà acclimatate ed assortite, ecc.)…“.
E, questo, come detto, in un momento in cui “…l’agricoltura italiana muove i suoi primi passi per la rinascita economica del Paese“.
Al di là degli interessi economici dei singoli, si puntava effettivamente sul cavallo vincente. L’olio d’oliva è uno degli elementi di base della dieta mediterranea per l’elevato contenuto di grassi monoinsaturi, e l’Italia è uno dei pochi fortunati paesi europei che lo produce.
Per la cronaca, non è dato sapere se poi il consorzio si fece o meno, probabilmente sì. Di sicuro, il 24 gennaio 1976 si costituì il Consorzio Provinciale Olivicoltori Salerno, che riunì originariamente oltre 4000 produttori olivicoli e che opera ancora oggi.
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