CORTEGGIAMENTI DI INIZIO NOVECENTO

CORTEGGIAMENTI DI INIZIO NOVECENTO

A partire dagli anni ’90, con l’esponenziale diffusione di Internet e quindi dei mezzi di comunicazione virtuali (chat e sistemi di messagistica prima, social network dopo), il corteggiamento ha subito un profondo cambiamento rispetto ai canoni entro cui si muoveva prima di allora.

Non a caso, infatti, si parlava di “arte del corteggiamento” e di un galateo che muoveva i propri passi fondamentalmente da tre punti cardine: il contatto visivo, ovvero l’apprezzamento fisico e il “gioco” degli sguardi; il contatto mentale, ovvero l’approfondimento di una persona attraverso la conversazione; il contatto fisico, ovvero il bacio, il momento culminante di un appuntamento.

Oggi il primo passaggio viene totalmente saltato e sostituito da una foto (che può benissimo essere pure photoshoppata); il secondo è quanto meno mancante di alcuni aspetti fondamentali come il linguaggio del corpo e l’inflessione della voce; il terzo potrebbe non avvenire mai.

Rispetto ai canoni odierni apparirà quindi fuori dal tempo la missiva protagonista dello sfizio di oggi, una cartolina spedita da Trieste il 25 agosto 1903 e diretta a Scoffe, frazione del comune di Divaccia, oggi entrambi in Slovenia (Škoflje e Divaca).

Occorre ricordare che all’epoca questo territorio faceva parte dell’Impero austro-ungarico, e lo possiamo osservare oltre che dal francobollo di 5 heller (utilizzato per affrancare la cartolina) anche dai bolli postali, quello in partenza bilingue TRIEST 1 / TRIESTE 1, e quello in arrivo BRITOF – VREME – VREMSKI – DIVACI di Divaccia e alcune sue frazioni ovvero Cave Auremiane e Auremo.

Parliamo quindi di territori appena al di là dell’attuale confine Italia/Slovenia. Alla fine della Grande guerra queste terre passarono sotto il controllo italiano, e tali rimasero sino alla fine del secondo conflitto mondiale.

La cartolina, al lato illustrato, mostra una donna agghindata con quello che sembra essere un costume tradizionale, con fili di perline tra i capelli e un colore lilla diffuso che ricorda tanto gli abiti tradizionali di Salisburgo.

Chi scrive si firma con un’iniziale e il cognome, che mi sembra essere “Furlani”; chi riceve è la Distintissima Signorina Lina.

«Distintissima Sig.na Lina!
Con mio sommo rincrescimento Le reco la mala notizia che domenica prossima non mi sarà dato il piacere di poter godere di qualche ora della loro gradita compagnia; e ciò pel motivo che l’amico Montanari deve, per affari suoi privati, assentarsi in detto giorno da Trieste; sicché tutti i nostri progetti per questa gita causa questo malaugurato contrattempo sono andati all’aria.
Montanari mi pregò di salutarla ed in paritempo chieder loro scusa se domenica scorsa si è affidato troppo, tanto al suo stomaco come al suo cervello.
Da ultimo la pregherò di salutarmi la Sig.na Valeria “quella delle meraviglie” e domandare ad essa perdono a nome mio, se mi permisi di ricordarle uno scherzo così “atroce”, voglio però sperare che non sarà in collera meco.
Sperando di rivederci in breve qui, aggradisca i miei cordiali saluti con l’augurio di un buon ritorno.»

Ma che sfiga!
Ma Montanari proprio quel giorno doveva assentarsi da Trieste??
Giustappunto!?

E’ chiarissimo infatti che il mittente sia assolutamente interessato alla distintissima Signorina Lina, ma troppo spazio dedica alla Signorina Valeria.
E siccome a pensar male a volte ci si azzecca, vuoi vedere che il Signor mittente sta cercando una scusa per non vedere la Signorina Lina perché più interessato all’altra?

Infine, elegantissimo l’uso di alcuni termini come “loro” al posto di “suo”, per dare maggiore importanza e altisonanza all’interlocutrice; l’uso del “Lei”, rigorosamente in maiuscolo; “mala notizia”, “paritempo”, “meco”, “aggradisca”.

Oggi i ragazzi si salutano con “Ehi, Bro, come butta?”
Ve lo immaginate se un “Bro” dovesse rispondere “Tutto bene meco, aggradisca i miei saluti”?!?!
Cosa potrebbe accadere?
Una rissa? 🙂
Sarebbe un interessantissimo esperimento sociale, non trovate?
E intanto viene la curiosità di sapere… Come sarà finita tra il Furlani e la Signorina Lina?

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