VIETATO SPUTARE!!

VIETATO SPUTARE!!

Nel 2013, a Shenyang, nella Cina settentrionale, sono state istituite delle ronde antisputo: 200 addetti che se ti beccano sputare per strada ti multano con 20 yuan (circa 2 Euro).

Ma se in Cina ciò viene fatto evidentemente per una questione di decoro, negli anni ’30, in Italia, il problema dello sputo era invece legato alla paura della diffusione nelle città della tubercolosi, tanto da istituire un’apposita Federazione Nazionale Fascista per la lotta contro la tubercolosi.
Questa federazione pensò, quindi, di realizzare dei cartelli “Vietato sputare” da installare sui tram, nei bar, e in qualsiasi luogo pubblico. Cartelli come mezzo di propaganda, dunque.
E ciò in ottemperanza anche a una normativa vigente già da alcuni decenni, il Regolamento Generale Sanitario emanato il 3 febbraio 1901 con il Regio Decreto n. 45.

In questo pacco postale nel vennero spediti diversi, per un peso di 900 grammi, da installare nel Linificio e Canapificio Nazionale di Sampierdarena (Genova).

Per la cronaca, il pacco venne spedito in franchigia, ovvero senza francobolli, e ciò era normale vista la natura dell’invio e il mittente statale che, evidentemente, godeva dell’esenzione postale.

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