SALUTI DI TUTTI I TIPI!

SALUTI DI TUTTI I TIPI!

Oggi capita spesso di dover cambiare indirizzo email, per mille motivi: o perché non riusciamo a recuperare la password, o perché viene chiusa in quanto inutilizzata, e così via.

Fino a qualche anno fa un problema analogo avveniva anche con il numero di cellulare. Oggi, con la portabilità del numero, anche se cambiamo gestore o abbiamo smarrito il telefono, questo problema per la telefonia mobile è superato.

In ogni caso, ogni volta tocca avvisare tutti i nostri contatti del cambio, operazione onerosa che ogni volta facciamo sempre mal volentieri occupando ore e ore del nostro tempo alla ricerca spasmodica di vecchi indirizzari o backup chissà quando aggiornati (di solito mai di recente, vero?).

Un tempo non esistevano email e cellulari, ma non era tanto diverso.
Mi riferisco al cambio di indirizzo.

Il documento postale di oggi è una cartolina del CAI, Club Alpino Italiano, Sezione di Legnano, spedita il 10 maggio 1933 e indirizzata alla sezione di Pistoia del CAI.

La cartolina, di quelle prestampate per consentire invii multipli, è un avviso per il cambio di indirizzo postale del CAI di Legnano a far data dal 15 maggio.
Sin qui, tutto regolare.

Quel che però balza all’occhio del lettore attento sono i saluti finali:
«Saluti alpinisti e fascisti.»

In montagna, si sa, ci si saluta.
E’ una forma di educazione e di gentilezza, andando in giro per sentieri di montagna ho imparato a farlo anche io, anche con una certa sacralità nei confronti di quei sentieri e di quei luoghi.
E’ come se la montagna ti accogliesse, silente come è solito suo, e tu in qualche modo devi ricambiare quella gentilezza.
In realtà, non c’è un motivo ben preciso, lo si fa e basta, perché è bello, anche se quella persona che stai salutando non la vedrai mai più in vita tua.

Ho pensato quindi che “saluti alpinisti” fosse un modo tipico di salutare, magari tipico del CAI della zona di Legnano, ma cercando “saluti alpinisti” con le virgolette Google restituisce zero risultati. Quindi, no.

Forse perché si è voluto in qualche modo ricordare il Club “Alpino” Italiano?
Chissà. Il “toto-saluto” è aperto, se qualche lettore ha un’interpretazione di quella locuzione lo scrivesse nei commenti, se ne ha voglia 🙂

Poi, vabbè… saluti anche “fascisti”.
Ma questo è scontato, visto che siamo nel 1933.

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