LA REGIA NAVE ANDREA DORIA A GAETA

LA REGIA NAVE ANDREA DORIA A GAETA

Il protagonista della storia che sto per raccontarvi, stavolta, non è il mittente o il destinatario, ma l’indirizzo del destinatario: la Regia Nave Andrea Doria.

Il documento postale di oggi è un biglietto ripiegato in due. I margini aperti del biglietto erano gommati ai bordi e quindi perforati. Il mittente poteva così inumidire i bordi e sigillare velocemente la missiva, mentre il destinatario non doveva far altro che strappare i bordi attraverso la perforazione, così da aprire agevolmente e velocemente il biglietto.

Il biglietto venne spedito da Roma il 21 dicembre 1922 ed era diretto al Guardiamarina Alberto della Regia Nave Andrea Doria alla rada in quel momento a Gaeta.

L’Andrea Doria fu uno dei gioielli della Marina Militare Italiana. Nave da battaglia, corazzata della classe Duilio (la sua gemella), venne varata il 30 marzo 1913 a La Spezia, ma entrò in servizio soltanto il 13 giugno 1916.

Durante la Prima guerra mondiale l’Andrea Doria non registrò molte ore di servizio a causa della politica passiva di utilizzo della Marina da parte sia dell’Italia che dell’Austria.
Nel 1920, invece, la Doria (insieme alla gemella Duilio) fu protagonista a Fiume, durante il Natale di Sangue, partecipando al bombardamento della città.

Successivamente, nel 1937, la nave venne ricostruita e ammodernata, utilizzata soprattutto prima in Egeo e poi in Libia, e quindi smantellata nel 1958.

A Gaeta, quindi, si trovava nel 1922 di passaggio, non impegnata in operazioni. E la corazzata è protagonista della nostra storia due volte essendo l’oggetto dei desideri del mittente del biglietto.

Con una calligrafia molto curata e ricercata, il mittente così scrive:
«Mio caro Albert, quando verrai in licenza (e spero sarà fra pochi giorni) portami ti prego una ventina di fotografie dell’A. Doria, formato cartolina o anche più piccole se ci sono. Avete a bordo dei fogli di carta da lettere (un po’ grandi però) con lo stemma o l’intestazione della nave? Se sì, portami una ventina di questi invece delle fotografie. A voce ti spiegherò a che cosa mi serve tutta questa roba. Ma mi raccomando, viene o con le 20 foto o coi 20 fogli, che è una cosa importantissima!.. Ricordati di mandare per Natale una cartolina a Januaria che sta ancora a Napoli poiché sua madre ha subito lì un’operazione molto grave. Scusa la fretta! Bacioni tenerissimi dalla tua Amalia. Salutoni a Cavalli.»

Quale cosa importantissima avrebbe dovuto fare Amalia con “tutta quella roba“?
Lascio alla fantasia del lettore trovare un’adeguata risposta.

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