COMPRAMI IL CANE!

COMPRAMI IL CANE!

Partinico, in provincia di Palermo, lega il suo nome alle rinomate uve da mosto, all’eccidio di civili e soldati borbonici avvenuto nel 1860 in risposta all’avanzata garibaldina nell’isola, e all’essere stato il set naturale della trasposizione cinematografica del capolavoro di Sciascia, Il giorno della civetta.

E da Partinico, il 10 ottobre 1942, parte questa cartolina postale con destinazione Palermo. La cartolina è di quelle propagandistiche del regime: “Vincere, e vinceremo” era forse lo slogan più in uso dal fascismo.
Venne spedita tramite il servizio Espresso, e infatti ai 30 centesimi prestampati della cartolina il mittente aggiunse un francobollo da 1.25 Lire, a copertura del servizio richiesto. Non a caso, infatti, venne inoltrata immediatamente nel canale postale, viaggiando sul treno ambulante Trapani-Palermo.

Quel che più incuriosisce è però il testo al verso della cartolina. Lo riporto integralmente.
«Caro Benito,
in questi giorni devo venire costì per comprare un cane lupo piccolino come quello che hai comprato tu. Però che cammina, e che sia svelto. Se mi farai il piacere di informarti dove li vendono e sa mai compralo che poi verrò io e ti darò il denaro.
Grazie anticipate.
Tuo cugino Totò.
Il cane devi comprarlo femmina perché debbo partire».

Della serie: uno qualsiasi, basta che me lo compri.
Chissà che doveva farci…

P.S.: dopo aver pubblicato lo sfizio sul web, diverse persone mi hanno fatto notare che, forse, tutto ciò altro non è che un messaggio in codice, che bisogna leggere ‘tra le righe’, e che la reale richiesta di Totò non fosse un cane lupo, ma una lupara!
Il “cane lupo piccolino femmina”, infatti, potrebbe essere appunto una metafora, magari preventivamente concordata tra i due, per indicare il tipico fucile a canne mozze.
E’ chiaro che in nessun momento storico sarebbe possibile comunicare per posta l’acquisto di una lupara, ma credo ancor di più nel 1942 quando la corrispondenza era normalmente sottoposta a censura, e quindi più facilmente si rischiava di essere scoperti.
Ovviamente, è un’ipotesi, e un’ipotesi rimane. Ma è sicuramente molto affascinante!

Riproduzione riservata.

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