VENDICHERO’ IL PRODE ETTORE!

VENDICHERO’ IL PRODE ETTORE!

Di corrispondenza di guerra ne abbiamo letta tanta. Lettere, cartoline, messaggi d’amore e messaggi strazianti, contenuti patriottici o semplici notizie sullo stato di salute.
Ma il documento che presento oggi ha qualcosa di diverso.

Si tratta di una comune cartolina in franchigia per le forze armate. In parole povere, i militari potevano spedire questa cartolina gratuitamente, senza applicare francobolli, sul territorio nazionale (Italia e sue colonie). Questa esenzione valeva soltanto per la tariffa cartolina o lettera semplice, mentre era richiesta un’integrazione qualora si desiderava qualche servizio aggiuntivo, come la posta aerea o l’espresso.

Questa cartolina venne spedita nel 1940 ed è diretta a Milano. Il bollo in partenza riporta la località, Foggia, ma generalmente questo non sarebbe dovuto succedere perchè il posizionamento dei reparti militari doveva rimanere segreto (nell’ipotesi che la corrispondenza fosse finita in mani nemiche). Persino i familiari, in taluni casi, non dovevano conoscere la localizzazione del milite (anche a questo scopo esisteva la censura militare).

In questo caso, il sottotenente del 17° Fanteria 1° Battaglione non ebbe peli sulla lingua. E soprattutto curioso è l’intero contenuto, che riporto integralmente.

Franchina mia, ecco cos’era il mio campeggio alpino. Probabilmente andremo in Albania ad accapigliarci con i Greci. Non sarebbe stato possibile tenertelo sempre nascosto, per cui preferisco dirtelo subito. Non stare eccessivamente in pensiero. In guerra ci sono stato già una volta e son ritornato. Ci sto per andare un’altra volta e ritornerò di nuovo, o almeno lo spero.
Il morale è altissimo, nessun dubbio sulla vittoria. Ti dirò che non mi spiace affatto dover rompere la testa agli elleni. Quando ero a scuola e leggevo l’Iliade la mia simpatia era dalla parte dei Troiani e i Greci non li potevo vedere. Avevo sempre sognato di vendicare il prode Ettore e perbacco lo vendicherò.
Pensa Franchina mia quanto sarà dolce il ritorno! Attendimi con fede. Abbi cura di te e della pupa. Ti abbraccio stretta stretta e ti bacio con affetto. Sinceramente tuo Paolo.

Per la cronaca, il 17° Fanteria, a ruota con la 33a Divisione Fanteria “Acqui”, venne inviato sul fronte greco-albanese per combattere attorno Himara. Terminati gli scontri in Jugoslavia si spostò nel 1942 a Cefalonia, dove venne coinvolto negli scontri con i tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e nel conseguente eccidio di Cefalonia.
La Campagna italiana di Grecia del 1940-41 fu una disfatta per l’Italia, sia militare (sconfitta più volte sul fronte ellenico ed albanese) che politico (la Germania, intervenuta in forze nei Balcani nel 1941, invase velocemente la Jugoslavia e la Grecia, costringendo così l’Italia ad abbandonare ogni velleità nel condurre operazioni belliche autonome e distinte dai Tedeschi).

Il sottotenente Paolo avrà forse vendicato il troiano Ettore in un’altra occasione… ma non quella volta lì, sul fronte greco.

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