SONO PRIVA DELLA VISTA, MA FIRMO LO STESSO…

SONO PRIVA DELLA VISTA, MA FIRMO LO STESSO…

A Lecce, in via Scipione de Summa 1, esiste l’Istituto provinciale per i minorati della vista “Anna Antonacci”, la cui fondazione risale però al 19 febbraio 1906 su iniziativa di Anna Antonacci.
La giovane, di appena 27 anni e priva della vista, mostrò sin dai suoi studi in collegio la sua propensione a impegnarsi socialmente e a livello educativo, tanto da fondare poi un istituto dove istruire ed educare i ciechi conterranei costretti a mendicare lungo le strade o presso le chiese.

I tempi erano infatti maturi per il riscatto sociale dei ciechi grazie all’opera di Louis Braille e alla sua fondamentale invenzione del metodo di scrittura e lettura. In un decennio, anche grazie alla generosità di molti cittadini, del Vescovo e del Clero, Anna Antonacci seppe far guadagnare credito alla sua opera; nel 1919 il Comune di Lecce offrì un’area di 400 metri quadri per la costruzione dell’ala ovest dell’immobile, necessaria per far fronte alle sempre crescenti richieste.

Tra i grandi meriti di Anna Antonacci c’è anche quello di aver compreso l’importanza di un intervento educativo precoce, e per tale ragione realizzò il “Giardino per l’Infanzia”, le prime tre classi elementari, lezioni di musica e canto, laboratori artigianali maschili e femminili.
Con Regio Decreto n.1 del 7 febbraio 1921 l’Istituto fu riconosciuto Ente Morale ed ebbe il suo statuto, tuttora in vigore.

Il 7 novembre 1938, a soli 59 anni, Anna Antonacci morì improvvisamente.

Seguirono anni difficili sia per l’assenza della fondatrice sia per gli effetti della guerra e del dopoguerra. Se negli anni ’70 l’istituto parve risollevarsi, negli anni ’80 e ’90 si assistette a una costante migrazione degli allievi verso la scuola pubblica.
Oggi, anche grazie alla collaborazione con la A.S.L. di Lecce e con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, vengono realizzati corsi di formazione professionale ed è attivo un ambulatorio oculistico d’ipovisione.

La cartolina che mostro oggi, spedita il 27 marzo 1934, si riferisce al ricovero di un cieco proveniente da Matino (Lecce), ed è indirizzata al Podestà del medesimo Comune. La firma Anna Antonacci in persona.

Maggiori informazioni sull’istituto:
https://www.facebook.com/Istituto-per-Ciechi-Anna-Antonacci-1413926185524142/

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