LO VUOI FARE UN GIRO SUI SEGGIOLINI?

LO VUOI FARE UN GIRO SUI SEGGIOLINI?

Chi di noi non ha mai fatto un giro sulla giostra a seggiolini?

Nota anche come “catenelle”, “giostra delle catene”, “seggiolini volanti”, o più folkloristicamente “calcinculo”. Quest’ultimo termine da l’esatta misura di ciò che avveniva in quella giostra mentre i seggiolini giravano vorticosamente e velocemente attorno al perno centrale. Per afferrare la bandierina che, di solito, dava diritto a un altro giro gratuito, due amici si mettevano d’accordo sedendosi in due seggiolini l’uno davanti all’altro, e chi era dietro spingeva con dei calci (da cui appunto “calcinculo”) il seggiolino davanti per slanciarlo maggiormente.

In questa cartolina postale spedita l’8 luglio 1942 da Castel D’Azzano, il proprietario di una giostra a seggiolini chiedeva, con un Italiano a dir poco zoppicante e con una calligrafia da scuola elementare, il permesso al comune di Lonigo per installare l’attrazione in occasione della sagra paesana. Non una domanda, quindi, con carta da bollo, ma con una semplice cartolina postale! Inoltre, essendo il Podestà il destinatario, perchè non chiudere la richiesta con un bel “Vincere”?

Con lapis fucsia possiamo anche leggere la risposta del comune, una concessione per giorni quattro.

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