In questi giorni numerose sono le iniziative per commemorare gli 80 anni di uno degli episodi chiave della Seconda guerra mondiale: i bombardamenti di Cassino e dell’Abbazia di Montecassino e lo sfondamento della Linea Gustav. E Sfizi.Di.Posta non vuole essere da meno, a modo suo. Sull’argomento la storiografia è corposa e molto completa, sia in
NON CI AVRETE MAI!
«Ci vuol altro per vincerci!» Così si chiude la cartolina protagonista dello sfizio di oggi. A chi è diretto questo avvertimento? Ma andiamo con ordine. Castelnuovo di Garfagnana è un comune italiano di circa cinquemila abitanti della provincia di Lucca, sia oggi che all’epoca della ‘nostra’ cartolina. Di quell’area storico-geografica, la Garfagnana, compresa tra le
LATTE, TRA RAZIONI E SEMINATRICI DI CORAGGIO
Siamo a Ponte a Moriano, frazione del comune di Lucca, ed è il 18 ottobre 1918. La Prima guerra mondiale ancora imperversa in Europa, ma da lì a breve, e precisamente dieci giorni dopo, l’esercito italiano avrebbe registrato una delle vittorie decisive contro l’Austria-Ungheria, con la battaglia di Vittorio Veneto. Già l’11 novembre la guerra
VOLEVO ORDINARE PER CENA…
Allora, cari lettori di Sfizi.Di.Posta: stavolta tocca a voi! 😀 La cartolina di oggi è stata spedita da Trieste l’1 novembre 1941 ed è diretta a Genova. In quel momento era in corso la guerra nei vicini Balcani: la Germania, e al traino l’Italia, avevano avviato un’offensiva per la conquista della Jugoslavia e l’apertura della
LA GRANDE META E’ VICINA!
Sostantivo femminile. 1. Azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi, e l’insieme dei mezzi con cui viene svolta. 2. Complesso di notizie destituite di ogni fondamento, diffuse ad arte e per fini particolari. Sono queste le definizioni che il vocabolario Treccani fornisce alla voce “Propaganda”. E lo sapeva bene il
SOPRUSI IN ZONA B
Oggi è un po’ lunghetto… Si apre oggi infatti una settimana di eventi che culmineranno il 10 febbraio quando (e quest’anno saranno 20 anni esatti da quando venne istituito con legge 30 marzo 2004 n. 92) si celebrerà il Giorno del Ricordo. Questa solennità civile nazionale ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, fatti
1944, UN ALTRO GIORNO SENZA TUOI SCRITTI
Ottant’anni fa, giorno più, giorno meno, l’Italia era sotto le bombe. Sembra incredibile, sembra così lontano nel tempo, sembra una cosa che non ci riguarda, che capita agli altri e mai a noi. Eppure, appena 80 anni fa, toccava a noi patire i dolori della guerra. L’8 settembre 1943 veniva firmato l’armistizio. Gli equilibri, seppur
EZIO LEVI, EBREO, RIMOSSO DALLA CATTEDRA
E’ questa la settimana in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto. Il Giorno della Memoria è stato istituito con risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite dell’1 novembre 2005, ed si commemora il 27 gennaio in tutto il mondo affinché nessuno possa mai dimenticare quei quindici milioni di morti (tra ebrei e altre nazionalità) sterminati
HO MOLTA FRETTA!
A volte capita, e quando capita si tratta sempre di storie interessanti. Mi riferisco alla fortuita coincidenza di rinvenire due (o più) documenti postali scambiati tra le stesse persone. E’ il caso dello sfizio di oggi in cui le protagoniste sono due cartoline postali spedite a distanza di cinque anni e mezzo l’una dall’altra, a
BUON NATALE PAPA’
Cari lettori di Sfizi.Di.Posta, Buon Natale! E’ la mattina del 25 dicembre, e combinazione vuole che sia un lunedì. Per cui puntuale arriva un nuovo ‘sfizio’. E, ovviamente (ma quanto sei scontato, curatore di Sfizi.Di.Posta!!), questo sfizio riguarda il Natale. In realtà, nulla è scontato, soprattutto in guerra. Abbiamo davanti agli occhi le immagini dei
IL CANONE RADIO NON LO PAGO!
Tra le tante tasse, balzelli e trattenute varie, una delle più note a tutti, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui si rinnova, è il Canone RAI. In tempi non tanto remoti, per farlo digerire agli italiani hanno anche provato ad abbinarlo alla Lotteria Italia: l’abbonato “in prima fila” in regola con l’abbonamento aveva infatti
CERNI E LANDI, TRA POLA E BOLOGNA
«In un interno del bel palazzo situato in piazza San Domenico n. 5, in faccia al fianco settentrionale, ricco di absidi gotiche e rinascimentali, della basilica del santo, c’era un tempo una “botteguccia di legno … davanti a un vespasiano, che adesso non c’è più”. Era la Libreria Antiquaria Mario Landi, gestita da un omino
BIOLOGIA DELLA RAZZA
Anticipate da un’ampia campagna preparatoria e propagandistica e dalla “Dichiarazione sulla razza” approvata il 6 ottobre 1938 dal Gran Consiglio del fascismo, le leggi razziali vennero promulgate con Regio Decreto Legge 17 novembre 1938, n.1728, poi convertito in legge nel 1939 (seduta del 14 dicembre 1938, presenti e votanti 351, voti favorevoli 351, voti contrari
ASSUMETEMI!!
Si sa. La ricerca oggi di un posto di lavoro è la più grande incognita per moltissimi giovani, spesso più che formati, e che spesso devono adattarsi a lavori saltuari, precari, e lontani da ciò che hanno studiato e di cui sarebbero esperti. Ma in passato fu tanto diverso? Non proprio. Nell’Ottocento, e a cavallo
TI CERCO E NON TI VEDO!
«Io cerco la Titina, La cerco e non la trovo, Io cerco la Titina, Chissà dove sarà.» Chi ricorda queste strofe? Iniziava così “Io cerco la Titina” (Di Napoli – Daniderff), celebre brano pubblicato nel 1942 per Fonit (numero di catalogo 12042), cantato da Natalino Otto e musicato dal Quintetto ritmico di Milano diretto da
PRZEMYSL, UN NOME TUTTO UN PROGRAMMA
Ci sono località che solo a nominarle nella nostra mente evocano ricordi, fatti, avvenimenti, in alcuni casi anche dolorosi o terribili. E’ il caso di Przemysl, città polacca del distretto omonimo. Przemysl, situata nella Polonia sudorientale, è stata da sempre una città strategicamente importante in conseguenza dell’attraversamento del fiume San e della sua posizione geografica,
CON TANTI BACETTI A MOZZICHETTI…
Quanti milioni di lettere e cartoline hanno fatto su e giù per lo stivale durante la guerra? I soldati al fronte e i parenti a casa. Tutti in attesa che quella maledetta guerra finisse. Una guerra spesso considerata ‘imposta’, non voluta. Il numero esatto non lo sappiamo, e probabilmente non lo sapremo mai. Ma è
NEMMENO A QUADRETTI!
Censura? Limitazione alla libertà di pensiero! Alla libertà di espressione! Controllo! Vigilanza! Repressione! È quanto ci viene in mente nel sentire nominare quel termine. Eppure c’è un momento in cui l’esercizio della censura non soltanto è tollerato, ma anche legittimo e indispensabile: durante una guerra. La censura in tempi di guerra nasce come strumento di
APPESA AL COLLO, COME LE BESTIE…
Con tutto il rispetto per le bestie, si intende. Ma generalmente è così: i collari dei nostri amici pelosetti vanno applicati al collo. Eppure ci fu un tempo in cui l’umanità venne lasciata fuori dalla porta e dimenticata, e i collari venivano messi agli uomini. Per raccontare questa storia assurda dobbiamo viaggiare nel tempo sino
NOI BENE, NONNA MORTA, TEO SPOSATO
Ancora una volta dobbiamo catapultarci in tempi di guerra. E’ infatti dell’8 maggio 1945 la cartolina postale spedita da Roma per Verona che è protagonista di questo sfizio. Ma è proprio la notte dell’8 maggio quando al quartier generale del maresciallo Žukov a Berlino il feldmaresciallo Wilhelm Keitel firma la resa incondizionata della Germania agli
80 ANNI DALLO SBARCO IN SICILIA DEGLI ALLEATI NEL 1943
«Mi caro affezionatissimo amore del mio cuore gioia mia sposo del mio cuore ti scrivo oggi questa lettera per darti ogni giorno miei notizie che stamo bene fino a oggi e così spero sentire da te sempre mio tesoro del mio cuore». Così scriveva una innamoratissima Grazia da Ragalna (provincia di Catania) ad Agatino, suo
MIA AMATA CICCINA, TI SCRIVO DA NYERI, KENYA
Settantotto anni fa, di questi tempi, la guerra in Europa era terminata. Ma era davvero terminata per tutti? Martina Ravagnan, nel suo saggio “I campi Displaced Persons per profughi ebrei stranieri in Italia (1945-1950)” così riassume la situazione all’alba della fine della guerra: «All’indomani della fine della Seconda guerra mondiale, nel maggio 1945, si trovavano
VACCHE, GIOVENCHE E PECORE!
Ci sono priorità nella vita. Per qualcuno è importante la propria squadra di calcio, per qualcun altro è importante la vita privata del divo del cinema, per qualcun altro è importante la propria autovettura. Per qualcun altro ancora sono importanti le giovenche, le vacche e le pecore. Ci troviamo in Sicilia, a Vallelunga Pratameno, un
TI MANDO LE MATITE – 2° TEMPO
Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti alla cartolina di Diva spedita da Massa Apuania il 31 marzo 1943 e indirizzata a suo fratello Muzio, presso la colonia di Rovegno: https://www.sfizidiposta.it/2023/05/15/ti-mando-le-matite-1-tempo/ A proposito della colonia di Rovegno, se ne sa qualcosa? Certo che sì. Eccome. La Colonia di Rovegno, in alta Val Trebbia, oggi nel territorio della
TI MANDO LE MATITE – 1° TEMPO
Per la prima volta Sfizi.Di.Posta si trasforma in cinema. Sì, perché questo è uno ‘sfizio’ diviso in due tempi. L’intervallo tra un tempo e l’altro sarà la settimana che intercorre tra i due ‘sfizi’. Perché ho voluto fare questa cosa? Beh, anzitutto perché mi ritrovo due cartoline dello stesso carteggio che vede protagonisti un fratello
VIENI, HAI LA PARTITA DI PALLACANESTRO!
Piccolo ripassino di storia. Nel marzo 1919 sui giornali dell’epoca apparve un comunicato che invitava i reduci e gli ex combattenti ad un’adunata a Milano: «Il 23 marzo sarà creato l’antipartito sorgeranno cioè i Fasci di Combattimento, che faranno fronte contro due pericoli: quello misoneista di destra e quello distruttivo di sinistra.» Il 21 marzo,
LIBERAZIONE!
Domani 25 aprile è la Festa della Liberazione. Ultimamente e ogni anno sempre un pochino di più, in occasione della Festa della Liberazione la contrapposizione politica tra destra e sinistra assume toni sempre più accesi: chi la festeggia, e chi no e preferisce festeggiare San Marco affermandolo a gran voce, anche sui social, quasi a
VINCENZO STARACE, GALLIPOLI
Se dico “Starace” e “Gallipoli” che vi viene in mente? Sono pronto a scommettere che o non vi viene in mente nulla o vi viene in mente Achille Starace. Sì, giusto. Ma il gerarca fascista non fu l’unico Starace a lasciare il segno a Gallipoli. E lo vediamo con la missiva protagonista di questo sfizio.
MI HANNO BOMBARDATO LA CASA!
Qualcuno avrà mai fatto il conto, o perlomeno stimato, di quante tonnellate di bombe siano cadute sul territorio italiano durante la Seconda guerra mondiale? Temo di no, temo sia impossibile, ma una risposta sicuramente non errata è: tante, tantissime. Però a tal proposito vi è un’ampia letteratura che invito a consultare. Sintetizzando, si potrebbe dire
FABBRICO, VILLA GUIDOTTI
Il 26 novembre 1944, con i Russi a meno di 200 km da Auschwitz e quindi certi di una imminente capitolazione, dietro ordine diretto di Himmler, i nazisti iniziarono a smantellare i forni e le camere a gas del campo di concentramento e sterminio. Tutto venne occultato, lo Zyklon B disperso, tutti i crematori vennero
RACCOLTA DEL RAME
Avete presente quando ogni tanto nelle strade italiane si scorgono cartelli a indicare che l’impianto elettrico di una rotatoria è realizzato con cavi d’alluminio anziché di rame? Questo per scoraggiare atti di vandalismo finalizzati al furto del rame. Il rame è un materiale oggetto molto spesso di furto. E’ sufficiente cercare su Google “furto rame”
SE C’E’ FEDE, C’E’ AVVENIRE!
Partiamo con il dare per scontato che tutti conoscano Giuseppe Mazzini. Giusto? Nel pensiero mazziniano grande rilevanza ebbe la religione, tanto da assimilare la sua dottrina a una “religione politica”. L’intreccio tra religione e politica era talmente profondo che nel 1835 intitolò il suo saggio sulla nazionalità “Fede e Avvenire”. Proprio a questo saggio si
LA BEFANA DEI BALILLA
«La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, con le toppe alla sottana, Viva, viva la Befana!» Chi non conosce almeno un paio di strofe di questa filastrocca? Tra pochi giorni sarà l’Epifania, festa cristiana che celebra la manifestazione di Dio incarnato in Gesù, manifestazione che ebbe luogo ai tre Re Magi una
UNA LOTTERIA PER I POVERI OPERAI
Il documento postale di oggi è un normalissimo piego inviato da un Sindaco a un altro Sindaco nel 1874. Normale affrancatura di 2 centesimi, normale bollo postale ad annullare il francobollo (il classico doppio cerchio dell’epoca), normali bolli amministrativi (del Sindaco e del Comune). La cosa interessante, come avviene quando si scarta una caramella, è
QUESTIONE DI CORNA FU!
Cosa non è mai accaduto nella storia per un tradimento?! Che sia la donna o l’uomo a tradire non importa. Ma per un tradimento sono avvenuti omicidi, sono fallite imprese, sono scoppiate guerre. Fino a non molto tempo fa, il delitto d’onore veniva persino tollerato, come se il tradimento fosse una macchia da smacchiare e
LA FAMIGLIA MAMELI, TRA INNO NAZIONALE E PREFETTURA PASSANDO PER IL PROCESSO NICOTERA
Giuseppe Pintor Mameli nacque a Cagliari il 31 agosto 1837 da Efisio Luigi Pintor Navoni (17.3.1809 – 27.11.1896) e da Maria Rita Mameli (28.5.1802 – 23.12.1887), sorella di Giorgio Antonio Efisio Mameli, a sua volta padre di quel Goffredo Mameli, l’eroe garibaldino che tutti noi Italiani conosciamo in quanto compositore del nostro Inno nazionale. Quindi,
LA REGIA NAVE ANDREA DORIA A GAETA
Il protagonista della storia che sto per raccontarvi, stavolta, non è il mittente o il destinatario, ma l’indirizzo del destinatario: la Regia Nave Andrea Doria. Il documento postale di oggi è un biglietto ripiegato in due. I margini aperti del biglietto erano gommati ai bordi e quindi perforati. Il mittente poteva così inumidire i bordi
ALLE DUE TORRI
Il 26 maggio 1864 parte una missiva da Faenza diretta a Bologna. Sia Faenza che Bologna facevano parte della ‘Legazione delle Romagne’, uno dei distretti dello Stato Pontificio. Con il plebiscito dell’11-12 marzo 1860 tutta la zona venne quindi annessa al Regno di Sardegna, che diverrà Regno d’Italia l’anno dopo. In quel periodo (dall’1.1.1863 al
DALLA COLLA AL PIGLIAMOSCHE, DAL SAPONE AL PACCO MASSAIA
Domanda/offerta: è la legge numero uno del commercio, lo sappiamo. Ma dovevano saperlo molto bene anche alla Co.Vi.Tra., ditta individuale del Commendator Vittorio Traversa (da cui la sigla) con sede in via Tolstoi a Milano. Lo possiamo vedere con il documento postale di oggi, una cartolina spedita da Milano il 4 gennaio 1945 e diretta
DALL’OFFICINA POSTALE DI LENTINI E’ TUTTO, PASSO E CHIUDO!
L’arte del pretesto, dell’accampare scuse, del minimizzare o ridimensionare una situazione, è un’arte sopraffina che non ha luogo né tempo. Prova ne è il documento di oggi, un piego spedito il 28 settembre 1857 dall’Officina Postale di Lentini, provincia di Siracusa, e indirizzato all’Amministratore Generale delle Poste e Procaccia di Palermo. Chi scrive è Carmelo
UN VAGLIA PER IL CARDINALE
Le amministrazioni postali nacquero per gestire la corrispondenza. Ma molto presto ci si accorse che, accanto alla corrispondenza, un’altra importante voce poteva generare reddito, tanto reddito: i servizi a denaro. Parliamo di vaglia postali, casse di risparmio postale, servizio riscossioni, conti correnti postali, pensioni, buoni postali fruttiferi: tutti questi servizi oggi costituiscono da soli circa
IGNAZIO E VINCENZO FLORIO
Sintetizzare in uno ‘sfizio’, per quanto lungo lo possa scrivere, la saga della famiglia dei Florio in Sicilia è impresa ardua per non dire impossibile. In bibliografia ho inserito qualche proposta letteraria per chi avesse piacere ad approfondire l’argomento con un bel libro sotto l’ombrellone. Qui mi limito a raccontare i tratti salienti di una
LUCERA: UNA LITTERA MATRIMONIALIS DEL 1839
Come i lettori affezionati di Sfizi.Di.Posta già sanno, gli ‘sfizi’ che vengono pubblicati ogni settimana traggono spunto da un documento postale, che sia una lettera, una cartolina o un qualsiasi documento viaggiato per posta. Questo tranne in alcuni casi, alcune rare eccezioni. Oggi è una di quelle rare eccezioni, ed è anche un’eccezione che mi
LO STUZZICADENTI AUTARCHICO!
Il dizionario dei proverbi per gli studenti delle scuole elementari di Nobuo Aoki, edito da Seitosha nel 2015, lo cita tra i proverbi classici giapponesi: “Un samurai usa lo stuzzicadenti anche quando non ha mangiato“. E lo si usa quando si vuole indicare una persona d’orgoglio che si mostra sazia anche se ha la pancia
FU LIBERAZIONE!
Il 25 aprile è la Festa della Liberazione. Liberazione da cosa? Dall’oppressione nazi-fascista, chiaramente. Fu liberazione per il popolo italiano che per un ventennio vide crescere gli aspetti più terribili di un movimento, non solo politico, prima acclamato e poi temuto. Fu liberazione ancora per il popolo italiano che, volente o nolente, dovette subire le
PASQUA DI GUERRA
Pasqua di risurrezione? Speriamo che lo sia davvero! Al momento è una Pasqua di guerra. E questo basta. E lo fu anche nel 1943, 79 anni fa, quando un figlio scrive alla propria madre per gli auguri pasquali. Si chiama Mario, è un sottotenente, e si trova impiegato in operazioni militari. La cartolina utilizzata è
GUIDO LEVI, MEDICO, ANTIFASCISTA, A TUNISI
Del confino politico ce ne siamo occupati in lungo e in largo. Abbiamo visto le più importanti e numerose colonie confinarie, sia sulle isole che sulla terraferma. E abbiamo imparato a comprendere le condizioni di privazione e limitazioni che i confinati subivano. Oggi quindi non parleremo di un luogo, ma di una persona. Una persona
CERCHIARA DI CALABRIA, DAL CAVALLO DI TROIA AL CONFINO POLITICO
Cerchiara di Calabria è un comune di circa 2000 anime situato ai margini del Parco Regionale del Pollino, nella porzione nord-orientale della provincia di Cosenza quando questa arriva a toccare la Basilicata e si affaccia sul Golfo di Taranto. Il territorio di Cerchiara comprende il monte Sellaro e la serra Dolcedorme, la cima più alta
BELVEDERE MARITTIMO: BAGNI E CONFINO POLITICO
Belvedere Marittimo è un comune della provincia di Cosenza che, ai tempi dei fatti che racconteremo oggi, contava circa 8.000 abitanti, poco di meno degli attuali (circa 9.000). Gli artigiani del luogo sono rinomati per le loro lavorazioni con l’argilla, segni recenti di una tradizione che si perde nella notte dei tempi: diversi manufatti del
LA SALMA LA TRASPORTO IO!
Secondo recenti studi (2010) dell’Ufficio dell’Albo d’Oro del Ministero della Difesa che hanno aggiornato le stime dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, i militari italiani caduti e dispersi nei vari fronti dal 1940 al 1945 sono 319.207, di cui 89.629 solo sul fronte russo. Della maggior parte di questi ragazzi non si conosce l’ubicazione
TI DISINFETTO CON IL CREOSOL!
Terminate le ultime ostilità in giro per il mondo, il 2 settembre 1945 si conclude ufficialmente la Seconda guerra mondiale, anche se in Italia questa data va portata indietro, al 2 maggio 1945, quando venne firmata la resa di Caserta. La nazione, all’alba dopo il suo tramonto, era un paese in ginocchio. Molti generi di
CONFINO POLITICO IN TERRA MOLISANA
Il Molise non esiste. Quante volte abbiamo sentito questa affermazione superficiale quanto ignorante? “Ignorante” non nel senso offensivo del termine, ma in quello letterale. Perché, in effetti, chi afferma che il Molise non esiste evidentemente “ignora” quale terra meravigliosa essa sia. E, sebbene sia pubblicità totalmente gratuita da parte mia, bene fa (come possiamo vedere
SIETE UNA COPPIA PROLIFICA?
In tempi di pandemia ogni tanto esce fuori una notizia sullo scarso andamento demografico e sul basso tasso di natalità. Oltre la crisi economica, anche il Covid-19 fa la sua parte: a fronte di tante persone in età adulta morte con o a causa della pandemia, il ‘rimpiazzo’ con nuovi nati non è avvenuto e
QUANDO PISTICCI ERA TERRA DI CONFINO…
Pisticci è un comune di circa 15.000 abitanti in provincia di Matera. Territorio di pietre, sassi e calanchi, Pisticci non esula da questo contesto geomorfologico essendo stato più volte nel tempo interessato da imponenti frane. Pisticci non è tuttavia ricordato solo per le frane, per il Tempio di Hera e per il petrolchimico Anic, ma
VUOI VENIRE AL MIO MATRIMONIO?
Matrimonio. Per molte coppie, pur essendo l’evento più atteso di tutta la vita, è anche sinonimo di stress: la chiesa, la sala ricevimenti, l’animazione, la musica, il fotografo, il fioraio, le bomboniere, trucco e parrucco, … Una serie infinita di cose da fare e da tenere sotto controllo. Tra gli annessi e connessi c’è anche
VAPORI PER LE AMERICHE!
«Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori!» E’ questo il testo dell’epigrafe presente sulla facciata principale del Palazzo della Civiltà, all’EUR, Roma, ai più noto come ‘Colosseo quadrato’. Frase che in realtà è tratta da un discorso che tenne Mussolini il 2 ottobre 1935
L’AGENZIA STEFANI, LA VOCE DEL DUCE
Per chi, come me, bazzica le vecchie carte e i documenti storici, nuovo non sarà parlare dell’Agenzia Stefani. La “Telegrafia privata – Agenzia Stefani” venne fondata il 26 gennaio 1853 a Torino da Guglielmo Stefani, giornalista veneziano già noto nel settore per aver fondato a Padova la rivista mensile “L’Euganeo” (1845-47) e il settimanale “Il
FRANCESCO CRISPI E I FASCI SICILIANI
Per raccontare oggi dei fatti cennati nel titolo, Sfizi.Di.Posta si avvarrà di un telegramma inviato il 16 maggio 1894 da Roma e ricevuto a Chiaramonte Gulfi (Ragusa) l’indomani. Il testo del telegramma dice semplicemente: «Grazie pel vostro telegramma Crispi» ed è indirizzato al Deputato Nicastro. Al lettore saranno già drizzate le orecchie nel sentire questi
LAMPEDUSA, PORTA DEL MEDITERRANEO E LUOGO DI CONFINO
Su Sfizi.Di.Posta ho già trattato le altre isole che durante il regime fascista furono luogo di confino politico. A questi contributi rimando per ogni ulteriore approfondimento, anche di tipo generale su cosa fu il confino politico dal 1926 al 1943. – Ponza: https://www.sfizidiposta.it/2020/05/29/ti-spedisco-a-ponza-al-confino/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1188053664874778 – Ventotene: https://www.sfizidiposta.it/2020/06/12/ventotene-tra-europa-e-confino/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1191592707854207 – Ustica: https://www.sfizidiposta.it/2020/06/25/al-mare-a-ustica-no-al-confino/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1213930402287104 – Lipari: https://www.sfizidiposta.it/2020/08/03/confinati-politici-sulle-spiagge-nere-di-lipari/
SCRIVO A MUSSOLINI!
E’ il 26 marzo 1936. L’Italia è saldamente e fermamente in mano al regime fascista il quale, proprio in quegli anni, attraverso le leggi razziali, avvia la sua epoca più nera e disastrosa per il Paese. Mussolini è sempre più fonte di ispirazione del ‘principio del capo’ secondo il quale la concezione gerarchica e piramidale
UN TELEGRAMMA AL CAPITANO DELLA CENSURA MILITARE
Siamo in tempi di guerra. Le comunicazioni, si sa, sono frammentarie e incerte. Spedisci una lettera ma non sai mai se arriverà o meno. Quindi chiedi, hai ricevuto? Metà delle comunicazioni riguardano informazioni sulla corretta consegna o meno di quanto spedito sino a quel momento. Accade così che una solerte moglie cerca di far avere
PANTELLERIA: AI CONFINI DEL CONFINO (POLITICO)
Se nomino Pantelleria cosa vi viene in mente? Sicuramente il mare, spiagge assolate, calette, grotte, falesie al tramonto, paradisi incantevoli. Ma anche il passito, il vino liquoroso derivante da uve zibibbo, e i capperi IGP, due prodotti che hanno letteralmente trainato l’economia di quest’isola e l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo. Ma Pantelleria in
DA LENTINI NEL 1839, STORIA DI DUE FONDI A CARLENTINI E FRANCOFONTE
1839. E’ l’anno in cui è stato spedito questo piego, da Lentini a Palermo. Datato 19 agosto, arrivò a Palermo il 23 agosto (come attesta il bollo al verso). Ovviamente, la missiva non è affrancata, e ciò è normale dal momento che i francobolli nel Regno delle Due Sicilie arrivarono soltanto vent’anni dopo, nel 1859.
LA DURA VITA DEL CONFINATO POLITICO A FAVIGNANA
Torniamo a parlare di confino politico. Lo abbiamo già fatto in più occasioni, e a questi contributi rimando per evitare di ripetere cose già dette: – Ponza: https://www.sfizidiposta.it/2020/05/29/ti-spedisco-a-ponza-al-confino/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1188053664874778 – Ventotene: https://www.sfizidiposta.it/2020/06/12/ventotene-tra-europa-e-confino/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1191592707854207 – Ustica: https://www.sfizidiposta.it/2020/06/25/al-mare-a-ustica-no-al-confino/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1213930402287104 – Lipari: https://www.sfizidiposta.it/2020/08/03/confinati-politici-sulle-spiagge-nere-di-lipari/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1231433913870086 – Tremiti: https://www.sfizidiposta.it/2021/05/11/tremiti-luogo-di-confino/ https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1463639050649570 Ancora una volta ci troviamo in un’isola che, come già
VIENE IL DUCE, NON E’ POSSIBILE MANCARE!
Chi studia la storia postale della prima metà del Novecento si è sicuramente imbattuto nei biglietti postali del Regno da 50 centesimi. Si acquistavano, si scrivevano, si inumidiva il lembo dei tre lati aperti, si chiudeva e si spediva. Chi riceveva, strappava i tre bordi perforati, apriva il biglietto e leggeva. Semplicemente. L’affrancatura da 50
STORIA DI UN UBRIACONE E DI UN RIVOLUZIONARIO
La storia si scrive con i racconti ma anche e soprattutto con i pezzi di carta. E tra i pezzi di carta ci sono senz’altro le lettere. Chi segue da tempo Sfizi.Di.Posta ha sicuramente fatto proprio questo concetto. E proprio tra quei pezzi di carta potremmo annoverare il pezzo che presento oggi. Si tratta di
IN ATTESA DI PARTENZA PER MARE
Questa è una di quelle classiche situazioni in cui prendi in mano una cartolina, sorridendo pure per quello che leggi al volo, e finisci con la pelle d’oca per quello che, approfondendo le cose, vieni a scoprire. Partiamo dall’inizio. Oggi parliamo di una banalissima cartolina illustrata di Firenze, di Piazza della Signoria. Non la mostro
GENTILE BAMBOLA…
Una cartolina illustrata con una bimbetta un po’ imbronciata e contrariata viene inviata da Firenze a Cosenza. E’ il 14 ottobre 1945, la guerra è da poco finita, e occorre ricostruire sulle macerie. Macerie dei palazzi bombardati da più fronti, e macerie nel cuore per il dolore e gli strazi che una guerra porta con
HA FATTO LA PERMANENTE CON I CANNOLI…
20 marzo 1945. La guerra non è ancora finita, ma in Calabria sembra un lontano ricordo. E la signora (o signorina) Enza scrive alla signorina Ippolita. La raccomandata parte da Melito Porto Salvo (comune della provincia di Reggio Calabria) il 21 marzo 1945 e giunge a destinazione, a Sbarre (quartiere di Reggio Calabria), il 23
TREMITI, LUOGO DI CONFINO…
Di confino politico, delle leggi fascistissime del 1926 e della censura postale nei luoghi di confino, Sfizi.Di.Posta se ne è già occupata più volte. Ricordo, così anche per evitare di ripetere informazioni già diffuse, gli ‘sfizi’ già pubblicati: Ponza, Ventotene, Ustica, Lipari. Oggi rimaniamo ancora una volta in un’isola, anzi a un gruppo di isole,
E LIBERAZIONE FU…
25 aprile, Festa della Liberazione. “Festa”. C’è da festeggiare, non solo da ricordare e commemorare. Oggi si festeggia. E si festeggia la liberazione dal nazi-fascismo. Sfizi.Di.Posta, i lettori lo sanno, non entra mai in discorsi prettamente politici o ideologici. Sfizi.Di.Posta racconta storie, uomini, e lo fa facendo parlare i documenti. Poi, ognuno, trae le proprie
UNA PASQUA DI GUERRA
Oggi è Pasqua, e Sfizi.Di.Posta non poteva non fare gli auguri a tutti i propri affezionati lettori. E, ovviamente, lo fa a modo suo. Con uno ‘sfizio’. Portiamo indietro nel tempo le lancette dei nostri orologi, e arriviamo al 1942. E’ il secondo anno di guerra. Ed è la seconda Pasqua di guerra. Alice, probabilmente
DISPERSO O IRREPERIBILE?
«Come parla? Come parla? Le parole sono importanti.» Così inveiva Michele-Nanni Moretti, portandosi una mano sul cuore dolente, contro il reporter con cui stava dialogando, in una delle scene madri di Palombella Rossa. Ed è effettivamente così. Perché utilizzare (esempio) “complaint” se in Italiano esiste “protesta”, “rimostranza”, “lagnanza”, “lamentela”, “reclamo”, “disturbo”, “malessere”, etc, termini che
10 FEBBRAIO, GIORNO DEL RICORDO
Oggi, 10 febbraio, si celebra il Giorno del Ricordo, una solennità civile istituita con la Legge n.92 del 30 marzo 2004 e che ricorda l’esodo giuliano-dalmata e i massacri delle foibe. Ma perché si celebra proprio il 10 febbraio? Lo scopriremo con lo ‘sfizio’ di oggi, una lettera davvero molto particolare. La missiva venne spedita
V-MAIL E L’ARTE DI SCRIVERE CON UN MICROFILM!
Cosa ne poteva sapere Audrey Hepburn di storia postale? «Riceveva lettere dai soldati al fronte a sacchi. Queste venivano sempre strappate a striscioline come segnalibri. Ogni tanto nel passare me ne prendevo uno. Ricordo, mi manchi, pioggia, ti prego di scrivere, dannazione e porco mondo erano le parole che ricorrevano più spesso sulle striscioline; queste,
AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI MAUTHAUSEN
Shoah. Ebrei. Genocidio. Campo di concentramento. Sterminio. Olocausto. Giornata della memoria. 27 gennaio. Assassini. Mostri. Parole-chiave non buttate lì per caso. Parole-chiave a descrivere una tragedia. Espressione di quanto di più inumano la mente umana possa partorire. Oggi, in tutto il mondo, è la Giornata della Memoria. Oggi si commemorano quei morti. Quei numeri sulle
FAKE NEWS DI CENT’ANNI FA…
Oggi siamo sommersi di ‘fake news‘. Dare per scontata la validità di una notizia letta su Facebook e riportarla tal quale senza prima verificarne l’attendibilità ci espone a rischi elevatissimi di fare figuracce miserrime, oltre che alimentare una pericolosissima disintermediazione. Oggi, per confutare un’accusa ci si pone come obiettivo non di portare argomentazioni contrarie, ma
BUON NATALE!!
Oggi davvero abbiamo bisogno di tanta serenità. Quest’anno più che mai. Per questo motivo, gli auguri di Sfizi.Di.Posta a tutti i lettori sono davvero sinceri e fatti con il cuore. E per farveli, oggi vi mostro una cartolina di 80 anni fa esatti. Come si può vedere, la cartolina è stata scritta per il Santo
INVIAMI TUTTE LE INFORMAZIONI CON UN RECORDS JACKET!
Quando pensi che sia stato scritto tutto (e sulla Seconda Guerra Mondiale la produzione libraria e giornalistica è sconfinata), ecco che spunta fuori un documento che non avevi mai visto prima e del quale non trovi nessuna informazione! Sto parlando di questo “RECORDS JACKET“, un bustone di dimensioni 31 x 23 centimetri (per capirci, il
UNA CARTOLINA DAL GENERALE GRAZIANI!
Vicegovernatore della Tripolitana e della Cirenaica dal 1930 al 1934. Governatore della Somalia dal 1935 al 1936. Viceré d’Etiopia dal 1936 al 1937. Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano dal 1939 al 1941. Governatore della Libia dal 1940 al 1941. Ministro della guerra della Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945. Chi può vantare un
ACQUERELLI DI GUERRA
Oggi parleremo di un militare artista! Ma prima due parole sul supporto. Le abbiamo già viste diverse volte, in diversi ‘sfizi’. Sono le cartoline di franchigia militare che venivano fornite alle truppe per scrivere ai propri cari in esenzione postale. Vennero utilizzate nel primo conflitto mondiale, ma soprattutto nel secondo. L’esenzione consentiva la spedizione gratuita
MOTTO E FASCI LITTORI? CANCELLATI!
Che ruolo ebbe la Sardegna nella Seconda Guerra Mondiale? L’Italia fascista non possedeva portaerei (la “Aquila” e la “Sparviero”, adattate da scafi civili, non vennero mai ultimate in tempo), e per tale ragione l’intera isola assunse il ruolo di immensa portaerei al centro del Mediterraneo. Per questa ragione, l’isola subì pesanti e costanti bombardamenti da
BEN DODICI ESSE!
Ancora una volta è la guerra a essere protagonista delle nostre storie. E’ il 13 settembre 1940, e il soldato Adelmo scrive ai genitori. La cartolina (di quelle in esenzione di tassa ad uso dei militari, di quelle -per intenderci- che non dovevano essere affrancate) parte due giorni dopo dall’ufficio di Posta Militare n.59. Gli
PEI DANNEGGIATI DAL BRIGANTAGGIO…
Cosa fu il “grande brigantaggio” nelle regioni meridionali tra il 1861 e il 1865, ossia all’alba dell’Unità d’Italia, non serve probabilmente raccontarne. Del resto, chi lo desidera, in rete trova decine di risorse online sull’argomento. Al nostro scopo, ovvero quello di introdurre il documento che presento oggi, occorre ricordare che il brigantaggio crebbe notevolmente tra
QUANDO AL CAMPO SPORTIVO DI FROSINONE NON SI GIOCAVA A CALCIO…
Fine della Seconda Guerra Mondiale. L’Italia aveva perso la guerra, e come sempre accade a valle di una guerra i vincitori si spartiscono il bottino. Ci andarono di mezzo alcune terre di confine e i possedimenti colonici. In alcuni casi per costrizione, in altri per scelta, centinaia di migliaia di persone dalla Grecia, dall’Africa, dall’Istria
1859, CI SERVONO 300 BADILI E 150 CARRIOLE…
In una busta totalmente distrutta, priva di ogni elemento postale utile, priva di francobolli (se mai ce ne fossero, e sono quasi certo che non ve ne fossero), trovo la lettera che mostro oggi. Sulla lettera, contrassegnata come “Urgentissima” e spedita l’1 luglio 1859 alle nove e mezza antimeridiane (come diligentemente annotato sia a lettere
COL CARRETTIERE… ARRIVA IL COLPO DI SCENA!
Questa storia ha un colpo di scena finale, ma prima di arrivarci cerchiamo di inquadrare la situazione. Siamo al 20 settembre 1945. Nello scenario globale, la Seconda Guerra Mondiale è da pochissimo terminata con la resa del Giappone il 2 settembre. In Europa la Germania aveva firmato la resa l’8 maggio, ma in Sicilia i
OGGI NESSUNA INCURSIONE…
Quante cartoline sono state spedite dal fronte a casa, e viceversa… Sia durante la Prima che la Seconda Guerra Mondiale la posta fu di vitale importante per tenere i contatti con la propria famiglia. Il pezzo che presento oggi, quindi, non ha nulla di particolare rispetto alle migliaia di migliaia di pezzi simili. Quel che
LA EX PSEUDO REPUBBLICA…
I periodi storici di transizione, generalmente alla fine di una guerra, sono sempre molto complessi e non avvengono mai in modo puntuale. Proprio per queste prerogative sono molto variegati, e quindi molto interessanti e studiati. Non fa eccezione il periodo dell’immediato dopoguerra al termine del secondo conflitto mondiale. Solo per ricordarlo sinteticamente ai più distratti,
CONFINATI POLITICI SULLE SPIAGGE NERE DI LIPARI…
Ritorniamo ancora una volta sull’argomento del confino politico. Per evitare inutili ripetizioni ma per comprendere in cosa è consistita la misura restrittiva del confino politico sotto il regime fascista, rimando agli ‘sfizi’ già pubblicati sull’argomento: Ponza, Ventotene, Ustica. E cambiamo nuovamente isola. Ritorniamo in Sicilia, alle Eolie, e precisamente a Lipari. La più estesa delle
TI PENSO SEMPRE!
Non è la prima, non sarà l’ultima. Di corrispondenze tra coniugi o anche semplici amanti, durante le guerre, ne abbiamo lette un’infinità. E questo è del tutto normale. I ragazzi al fronte non lasciarono a casa solo i genitori, ma anche le mogli, i figli, i parenti tutti. Ed è assolutamente normale che vi fosse
PRIGIONIERO AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI PADULA…
Chi non conosce la Certosa di Padula? Edificata nel Vallo di Diano (Salerno) tra il 1306 e il 1779, con tre chiostri, un giardino, un cortile e una chiesa è la più grande certosa barocca a livello nazionale e una delle più grandi al mondo. Nel 1998 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Ma forse
TRUPPE PIEMONTESI A CAPUA CONTRO IL BRIGANTAGGIO
Garibaldi, spedizione dei Mille, unità d’Italia. Tra il 1860 e il 1861 ne sono avvenute di cose. Eppure, non tutti furono soddisfatti di come andò. Buona parte del popolo meridionale percepiva la nuova situazione come una perdita di libertà, come una sorta di annessione del Sud da parte del Piemonte, come un assoggettamento dei Borbone
AL MARE A USTICA? NO, AL CONFINO
Ho già trattato l’argomento del confino politico in due precedenti ‘sfizi’, Ponza e Ventotene, e a questi rimando per rileggerne la storia. Oggi ‘cambiamo’ isola, e ce ne andiamo a Ustica, in provincia di Palermo. Ustica è, come la quasi totalità delle isole del Tirreno, un’isola vulcanica, ma del vulcano originario conserva giusto la forma
VENTOTENE, TRA EUROPA E CONFINO
Del ‘confino politico’ ne ho già parlato qualche sfizio fa. Per non ripetermi e annoiarvi dal momento che questo ‘sfizio’ sarà un po’ lunghetto, rimando chi non l’avesse letto o chi volesse rinfrescarsi la memoria al contributo sul confino politico a Ponza: > https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1188053664874778 > https://www.sfizidiposta.it/2020/05/29/ti-spedisco-a-ponza-al-confino/ Per chi non c’è mai stato, se ho invitato
ABBIAMO COMPRATO IL COMO’…
Più volte abbiamo ricordato l’importanza della posta durante la guerra: sia nella Prima che nella Seconda Guerra Mondiale non esistevano altri mezzi per comunicare se non carta e penna. Nelle lettere che viaggiavano dal fronte a casa, dove c’erano i familiari in fremente attesa di notizie, e viceversa, capita ogni tanto di leggere qualcosa di
TI SPEDISCO A PONZA, AL CONFINO!
Ponza, la più grande delle Pontine, è un’isola meravigliosa. Chi c’è stato, ci ritorna. Magari escludendo luglio e agosto, quando l’isola è assaltata di turisti alla ricerca delle calette solitarie e del mare cristallino dove praticare snorkeling. Ma negli altri mesi dell’anno l’isola è uno spettacolo per tutti e cinque i sensi. Non vanno dimenticati,
KAPPLER E REDER, DUE ‘OSPITI’ AL CARCERE MILITARE DI GAETA
Quello di oggi non lo considero propriamente uno ‘sfizio’. A parte la lunghezza (mettetevi comodi), l’argomento non è certamente di quelli a volte frivoli o a volte curiosi che caratterizzano per lo più questa rubrica. Oggi parleremo di un pezzo di storia tremendo, di quelli che fanno accapponare la pelle. Questa storia ha due protagonisti
DAL FRONTE GRECO… CON TANTA FATICA!
Durante la Seconda Guerra Mondiale, così come in generale in tutte le guerre, i tanti ragazzi che vennero inviati al fronte a volte provenivano da zone depresse del paese, molti erano analfabeti, non tutti sapevano scrivere. Ma c’era anche chi “ci provava”. Questa missiva (priva purtroppo di contenuto) riporta una calligrafia a tratti quasi incomprensibile.
COMPRAMI IL CANE!
Partinico, in provincia di Palermo, lega il suo nome alle rinomate uve da mosto, all’eccidio di civili e soldati borbonici avvenuto nel 1860 in risposta all’avanzata garibaldina nell’isola, e all’essere stato il set naturale della trasposizione cinematografica del capolavoro di Sciascia, Il giorno della civetta. E da Partinico, il 10 ottobre 1942, parte questa cartolina