FRIULI, QUARANTACINQUE ANNI FA…

FRIULI, QUARANTACINQUE ANNI FA…

Non è la prima volta che Sfizi.Di.Posta si occupa del sisma che il 6 maggio 1976 sconvolse il Friuli:
https://www.sfizidiposta.it/2019/05/06/1976-terremoto-del-friuli-43-anni-fa/
https://www.sfizidiposta.it/2018/06/13/6-maggio-1976-devastazione-in-friuli/
Oggi lo fa per la terza volta, e oggi sono esattamente 45 anni da quel fatidico giorno.

Cosa accadde alle 21:00:12 di quarantacinque anni fa lo sappiamo tutti.
Poi oggi i media lo ricorderanno incessantemente.
Quindi, eviterò di raccontare della magnitudo, nel numero dei morti, dei paesi colpiti.
Fu un disastro, e questo basta.

Ma cosa accadde un secondo dopo il sisma?
I mezzi di informazione dettagliarono con dovizia di particolari la situazione che fu chiara subito a tutti.
E i soccorsi furono immediati, lo sappiamo.

Vigili del fuoco, volontari giunti da ogni regione, Alpini della Brigata Julia del generale De Acutis, ogni componente dell’ANA, Lagunari del ten. col. Chiaramonte, Carabinieri, Finanzieri, Scout, radioamatori, medici, sindaci, vigili urbani, soldati americani, canadesi, dell’Ordine di Malta, genieri del gen. Giannulio del quinto Corpo d’Armata. E mi scuso se ho dimenticato qualcuno.
Una moltitudine di persone e di maestranze, tutte pronte a dare una mano.

Tra loro, appunto, i militari che vennero impiegati anche per aspetti apparentemente secondari, ma che nel 1976 erano davvero primari: il ripristino delle comunicazioni.
Oggi abbiamo i cellulari, e l’indomani di un sisma occorre montare colonnine per ricaricare le batterie.
Nel 1976, invece, erano necessario ripristinare in breve tempo le comunicazioni postali.

69 uffici postali furono infatti dichiarati inagibili e sostituiti con furgoni, roulotte, telebus, autoarticolati e vagoni ferroviari.
Poste Italiane concesse l’esenzione postale dal 7 maggio al 31 maggio (tollerata fino al 4 giugno) attraverso l’uso di specifici timbri “Zona Terremotata” o “Friulter”.
L’esenzione fu utile sia ai terremotati che ai soccorritori.

E’ questo il caso della cartolina che mostro oggi.
Spedita da Artegna (Udine) il 10 maggio 1976 e diretta a Cervignano del Friuli (Udine), la cartolina venne spedita senza francobolli presso uno dei punti di raccolta.
L’ufficio postale provvisorio appose quindi il bollo lineare “ZONA TERREMOTATA / SPROVVISTA DI FRANCOBOLLI” garantendo in tal modo l’esenzione postale.

Ma ancora più interessante è il bollo in basso a sinistra, “Posta trasportata con mezzi militari“, a indicare appunto che i sacchi di corrispondenza nei primi giorni del sisma vennero trasportati non con mezzi delle poste ma con mezzi militari.

Infine, ma non per ultimo, anzi, il messaggio scritto sulla cartolina dal mittente:
«Qui trema ancora».

E qui, a distanza di quarantacinque anni, trema ancora il cuore nel ricordo di quei drammatici momenti.

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