FABBRICA DI LUCIGNOLI

FABBRICA DI LUCIGNOLI

Ve lo ricordate Lucignolo, il più svogliato compagno di scuola di Pinocchio con il quale scappa nel Paese dei Balocchi, per poi essere entrambi trasformati in asino e venduti al mercato?
Beh, c’era un motivo per cui Romeo (il suo vero nome) era soprannominato Lucignolo: «personalino asciutto, secco e allampanato, tale e quale come il lucignolo nuovo di un lumino da notte», scrive Collodi.

E difatti questo è il “lucignolo”: lo stoppino di una candela.
Un tempo, la notte si faceva luce con le lampade ad olio o a cera. Poi venne il gas, e infine la lampadina a incandescenza con l’avvento dell’elettricità.

Non stupisce, quindi, se a Torino, in corso Dante 74, era attiva una fabbrica di lucignoli di proprietà della Ditta Ing. Adolfo Kind.
Nato nel 1848 in Svizzera, Adolfo Kind studiò chimica e si laureò in Ingegneria, formazione che gli valse un posto come direttore della fabbrica di sapone e candele Mira, presso Venezia.

Risolto bruscamente il rapporto con la Mira, Kind e la sua famiglia nel 1890 si trasferirono a Torino dove appunto aprirono una fabbrica di lucignoli per candele destinate a chiese e dimore nobiliari.
E lo vediamo dal pezzo di oggi, una busta commerciale priva di contenuto per via aerea.

La loro abitazione fu uno chalet nordico in stile liberty fatto costruire nei pressi del Castello del Valentino, e che ancora oggi mantiene la sua denominazione “Villino Kind”.
Ma l’ingegner Adolfo Kind non divenne famoso per i lucignoli. In realtà lega il suo nome a ben tutt’altra attività.

Nel 1896, infatti, si fa recapitare a Torino due paia di “ski” di frassino dalla ditta Jakober di Glarona (Svizzera). Fino a quel momento in Italia si andava sulle racchette da neve, alcuni conoscevano gli sci che nel frattempo si erano andati affermando in Europa, ma in Italia faticavano ad essere apprezzati.

Kind, quindi, iniziò col dare lezioni di sci ai propri amici. Sembra che la primissima lezione venne svolta proprio nel salotto di Villino Kind, sui tappeti.
Da lì alle collinette del Valentino il passo fu breve.

Lanciati sulla neve, tra lo stupore generale, questi pionieri dello sci in Italia si fecero immediatamente apprezzare e crearono velocemente proseliti.
Mi fermo qui, non voglio annoiarvi con tutta la storia, sebbene appassionante. In rete è facilmente reperibile eventuale materiale di approfondimento, per chi lo desidera.

Se lo sci, quindi, è stato introdotto in Italia, lo dobbiamo proprio all’ingegner Adolfo Kind, colui che produceva lucignoli…

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